Conferenze a Merate
- Quando: 20 novembre 2009 ore 21.00
- Dove: Biblioteca Civica di Merate - P.za Spoleti 1
- Evento: Serata concerto
Evento organizzato dall’Osservatorio Astronomico di Brera, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Merate, in collaborazione con l’Ensemble "Archinti ", in occasione della chiusura dell’Anno Interanzionale dell’ Astronomia proclamato per il 2009 dall’Unesco. - Programma:
- benvenuto del Sindaco di Merate Andrea Ambrogio Robbiani e del Direttore
- dell’Osservatorio Astronomico Dr. Giovanni Pareschi;
- resoconto attività dell’Osservatorio per l’Anno Internazionale dell’Astronomia;
- esibizione dell’Ensemble "Archinti": Vincenzo Galilei Saltarello, trascrizione di Abramo Raule;
- Biagio Marini (Brescia 1597-Venezia 1665)
- componimenti diversi: correnti, gagliarde, balletti, Sonata per due violini
- Il Colonnello Edward Michael Fincke, Astronauta NASA si presenterà e risponderà
- alle domande del pubblico.
- Scarica la locandina in formato pdf (393 Kb)
Scarica documento con informazioni sulla vita del Colonnello Edward Michael Fincke in formato doc (342 Kb)
Scarica documento con informazioni sul contesto culturale in formato doc (329 Kb).
Per informazioni
Monica Sperandio - Responsabile POE sede di Merate Osservatorio Astronomico di Brera
- Quando: 16 ottobre 2009 ore 21.00
- Dove: Biblioteca Civica di Merate - P.za Spoleti 1
- Relatore: Luigi Guzzo - INAF-OAB
- Titolo: L’enigma dell’energia oscura
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La conferenza in breve:
È di poco più di 10 anni fa la scoperta da parte di due gruppi indipedendenti di ricercatori che la velocità di espansione dell’Universo non sta diminuendo con il tempo, come ci si aspetterebbe se l’Universo fosse composto solamente di galassie, gas, stelle e pianeti.
Al contrario, apparentemente sotto la spinta di un’energia sconosciuta (e per questo denominata "oscura"), questa sta aumentando e l’Universo attuale appare in accelerazione.
Nel mio intervento percorrerò le tappe che hanno portato innanzitutto alla scoperta dell’espansione dell’Universo da parte di Edwin Hubble nella prima metà del XX secolo per poi arrivare a spiegare le recenti evidenze di accelerazione.
Discuterò in termini semplici come queste osservazioni siano ancora compatibili con la Teoria della Relatività Generale di Einstein, che è la teoria attualmente accettata per descrivere la forza di gravità, anche se richiedono la presenza della cosidetta "Costante Cosmologica", che già Einstein introdusse nelle sue equazioni nel 1915, per poi scartarla alla luce dei risultati di Hubble.
Per informazioni
Luigi Guzzo - astronomo associato Osservatorio Astronomico di Brera sede di Merate
- Quando: 18 settembre 2009 ore 21.00
- Dove: Biblioteca Civica di Merate - P.za Spoleti 1
- Relatore: Tomaso Belloni - INAF-OAB
- Titolo: Da Galileo ai buchi neri
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La conferenza in breve:
Resti oscuri della morte delle stelle più grandi o mostri che si
annidano al centro delle galassie...
i buchi neri sono gli oggetti più
bizzarri e enigmatici dell’universo.
Cosa sono? Come facciamo a vederli? Quali sono i loro effetti? Cosa c’entra Galileo con in buchi neri?
Verrà esplorata l’astronomia dell’estremo, dove per osservare oggetti
invisibili si adottano tecniche ingegnose e telescopi spaziali.
Per informazioni
Tomaso Belloni - astronomo associato Osservatorio Astronomico di Brera sede di Merate
- Quando: 18 giugno 2009 ore 21.00
- Dove: Biblioteca Civica di Merate - P.za Spoleti 1
- Relatrice: A. Ercoli Finzi - Dipartimento di Scienze Aerospaziali del Politecnico di Milano
- Titolo: Marte: si scende!
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La conferenza in breve:
Marte è un pianeta affascinate e misterioso che fa pensare sia ad un possibile futuro della nostra Terra, sia ad un passato ricco di eventi.
Osservarlo da vicino è stato il desiderio di astronomi illustri e di planetologi fomosi: adesso questo è possibile non solo utilizzando satelliti orbitanti ma scendendo direttamente sulla superficie marziana per effettuare analisi in situ.
La storia dell’esplorazione di Marte contempla numerose missioni di successo che hanno portato strumenti e veicoli robotici sul pianeta rosso.
La speranza ora è di farvi atterrare un equipaggio e ........ forse non ne siamo lontani.
Per informazioni
Monica Sperandio - Responsabile POE sede di Merate Osservatorio Astronomico di Brera
- Quando: 22 maggio 2009 ore 21.00
- Dove: Biblioteca Civica di Merate - P.za Spoleti 1
- Relatore: Michele Bossi
- Titolo: Il ruolo dell’astronomia nella misura del tempo
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La conferenza in breve:
Dal calendario di pietra a quelli di parole, fino ai calendari dei giorni nostri.
Spesso la gente pensa a noi astronomi come a persone con la testa fra le nuvole, o, meglio, ... oltre le nuvole.
Eppure lo sviluppo della nostra scienza si intreccia fin dagli inizi con le esigenze pratiche della gente.
Una di queste è stata la misura del tempo e la previsione affidabile dei cicli stagionali: senza l’invenzione del calendario, la cosiddetta rivoluzione neolitica, ossia il passaggio dallo stadio della caccia e della raccolta dei frutti spontanei della terra a quello di un’agricoltura efficiente, sarebbe stata impossibile.
Per uscire dal paleolitico, gli esseri umani hanno dovuto imparare a osservare il cielo con occhio razionale.
Il risultato di questa nuova attività intellettuale fu dapprima registrato nei versi tramandati oralmente di generazione in generazione (calendari di parole) e nei monumenti megalitici che abbiamo ancora a portata di mano (per vedere questi calendari di pietra non è indispensabile viaggiare fino a Stonehenge), infine nei calendari scritti che ci sono familiari.
Oggetto della lezione è lo sviluppo del calendario fino alla riforma gregoriana, con qualche cenno alle tradizioni extraeuropee, e il suo legame a volte insospettato con la nostra visione del mondo.
Per informazioni
Michele Bossi - Ricercatore - Osservatorio Astronomico di Brera
- Quando: 23 aprile 2009 ore 21.00
- Dove: Biblioteca Civica di Merate - P.za Spoleti 1
- Relatore: Paolo Paolicchi
- Titolo: Il Sistema Solare oggi
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La conferenza in breve:
Lo sviluppo delle conoscenze dovuto al progresso tecnocogico e in
particolare alle missioni spaziali ha arricchito e in parte modificato
le nostre idee sul Sistema Solare, a partire dalla definizione di
pianeta (à nota la recente "retrocessione" di Plutone).
Altre rilevanti novità riguardano le caratteristiche fisiche e dinamiche dei corpi
minori, le proprietà delle superfici planetarie (dai vulcani attivi alle tracce di
materiale liquido), e qualche nuova idea su quello che si nasconde sotto
di esse.
Per informazioni
Monica Sperandio - Responsabile POE sede di Merate Osservatorio Astronomico di Brera
- Quando: 20 marzo 2009 ore 21.00
- Dove: Biblioteca Civica di Merate - P.za Spoleti 1
- Relatore: Giorgio Palumbo
- Titolo: Alla Ricerca del Genoma dell’Universo
La conferenza in breve:
L’esperienza galileiana di osservare il cielo con un cannocchiale
mostrò un Universo molto diverso da quanto pensato dai filosofi fino ad
allora. Questo suggerì a Galileo la necessità di una nuova fisica per
poterlo interpretare.
Sulle basi poste dalla fisica moderna verranno
percorse alcune delle tappe più significative della ricerca astrofisica
moderna che portano al modello attuale di Universo.
Maestoso e sorprendente
ma ricco più di domande che di risposte.
Per informazioni
Monica Sperandio - Responsabile POE sede di Merate Osservatorio Astronomico di Brera
- Quando: 20 febbraio 2009 ore 21.00
- Dove: Biblioteca Civica di Merate - P.za Spoleti 1
- Relatore: Elio Antonello
- Titolo: Arturo e le Orse
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La conferenza in breve:
L’Orsa Maggiore è probabilmente una tra le più antiche costellazioni
identificate dagli uomini, e ciò è probabile sia avvenuto durante l’era
glaciale del Paleolitico, quando Asia e America formavano un unico
continente.
Si tratta infatti di un patrimonio culturale comune a molte
delle popolazioni native di Europa, Asia e America.
Il nome della stella
Arturo deriva dal greco antico e significa Guardia dell’Orso, ma questa
sembra un’incogruenza perchè la stella è distante dalle costellazioni
dell’Orsa Maggiore e Minore.
Una possibile spiegazione potrebbe essere
l’alto moto proprio di Arturo.
Con i dati precisi da satellite è
possibile ricostruire la posizione relativa delle stelle nel cielo a
distanza di decine di migliaia di anni e si può quindi verificare come
durante il Paleolitico Arturo si trovasse vicino alle due Orse.
Ma a quel tempo anche la forma delle due Orse era diversa, e poteva essere
interpretata come la contrapposizione di un cacciatore e di un orso,
così come è stato poi tramandato nell’antico mito della ninfa Callisto.
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Elio Antonello
Monica Sperandio - Responsabile POE sede di Merate INAF-Osservatorio Astronomico di Brera