Conferenze all’Istituto Lombardo
Sala delle Adunanze, Palazzo Brera
Per informazioni
Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere
Sala Adunanze, Palazzo Brera via via Brera, 28 - 20121 Milano;
Stefano Sandrelli
Responsabile POE sede di Milano INAF-Osservatorio Astronomico di Brera
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Crediti immagini delle presentazioni: NASA, ESA, ESO, INAF.
- Quando: 9 dicembre 2009 ore 18.00
- Relatore: Gabriele Ghisellini - INAF-Osservatorio Astronomico di Brera
- Titolo: Le più violente esplosioni dell’universo - Scarica la conferenza in formato: ppt
- Abstract:
Noi esistiamo perchà negli ultimi milioni di anni la regione dell’Universo dove abitiamo è stata abbastanza tranquilla.
Invece ci sono zone dell’Universo molto più violente, dove accadono esplosioni colossali.
L’energia che sprigionano è così grande da non poter essere prodotta da "macchine" normali, come quelle che fanno funzionare le stelle.
Non sappiamo ancora bene come la natura ci riesca; probabilmente si tratta di qualcosa che ha a che fare con buchi neri che, ruotando e ingoiando gran parte della materia intorno, riescono anche ad espellerne una piccola parte accelerandola fin quasi alla velocità della luce.
Le esplosioni più potenti sono le supernove e i Gamma Ray Bursts, che in italiano possiamo tradurre con "lampi di luce gamma".
Siccome sono così potenti, si possono vedere anche da molto lontano.
Anche viaggiando alla velocità della luce, la loro emissione impiega miliardi di anni a raggiungerci, e quindi è partita miliardi di anni fa, quando l’Universo era molto più giovane.
Queste esplosioni colossali quindi ci fanno vedere com’era il nostro Universo quando addirittura non esisteva la nostra Terra, o il nostro Sole.
curriculum di Gabriele Ghisellini:
53 anni, moglie e due figli di 9 e 5 anni, mantovano d’origine, ma milanese da quasi sempre.
Dottorato alla Sissa di Trieste, post-dottorato a Cambridge UK, ricercatore astronomo a Pino Torinese e ora dirigente di ricerca all’Osservatorio Astronomico di Brera.
Interessato alle grandi energie, alle grandi velocità e ai grandi buchi neri.
Autore di circa 220 pubblicazioni con referee. - Quando: 18 novembre 2009 ore 18.00
- Relatore: Roberto Battiston - INFN Perugia
- Titolo: Le parole dell’universo: luce e particelle
- Abstract:
Per millenni gli astri hanno accompagnato gli eventi della storia, perle incastonate in un cielo misterioso e immutabile, ogni tanto teatro di segni interpretati come messaggi di realtà.
Partendo dalle rivoluzionarie osservazioni di Galileo e dal suo metodo scientifico, a partire dalla seconda metà dell’800, le osservazioni del cosmo hanno infatti dato un enorme impulso all’astrofisica e alla cosmologia moderne.
Oggi l’universo rappresenta uno straordinario laboratorio per la verifica e delle proprietà fisiche fondamentali dei campi di forze e della struttura microscopica della materia.
Da allora iniziano una serie di fondamentali scoperte che hanno portato alla visione attuale dell’universo, fino al risultato forse più interessante di tutti, capire come ancora oggi non capiamo di cosa sia fatto il 95% dell’universo in cui viviamo.
curriculum di Roberto Battiston:
Roberto Battiston è nato nel 1956 a Trento.
Nel 1979 si è laureato in Fisica alla Scuola Normale di Pisa e nel 1982 ha conseguito il Diploma di Dottorato di Terzo Ciclo presso l’Università di Parigi IX, Orsay.
Dal 1995 è professore ordinario di Fisica Generale presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Perugia; nel 2000 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università di Bucarest.
Da 20 anni è attivo in collaborazioni scientifiche internazionali nel campo della fisica sperimentale delle interazioni fondamentali ed è portavoce dell’esperimento AMS, il primo esperimento di fisica dei raggi cosmici nello spazio.
Autore di oltre 400 lavori pubblicati su riviste internazionali e organizzatore di numerosi congressi dedicati alla scienza spaziale svolge attività di divulgazione scientifica collaborando con i quotidiani La Stampa, Il Corriere della Sera e i periodici L’Indice e Le Scienze dove tiene una rubrica mensile.
Roberto Battiston è Direttore scientifico della mostra "Astri e Particelle. Le parole dell’Universo", realizzata da INFN, INAF e ASI ospitata presso il Palazzo delle Esposizioni, Roma dal 27 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010. - Quando: 21 ottobre 2009 ore 18.00
- Relatore: Amalia Ercoli Finzi - Politecnico di Milano
- Titolo: Esplorare le comete
- Abstract:
Le comete sono oggetti misteriosi, che da sempre hanno affascinato sia gli studiosi che la gente comune, scandendo con la loro apparizione i grandi eventi della storia dell’umanità.
Negli ultimi decenni si è deciso di studiarle da vicino per carpirne i segreti della composizione e per ricavare informazioni sul Sistema Solare e oltre, ma anche per verificare la teoria secondo cui le comete sarebbero "dispensatrici della vita" nell’universo.
Nella conversazione si presenteranno le missioni spaziali cometarie, evidenziandone le problematiche tecnologiche, con particolare attenzione alle missioni in corso cui l’Italia ha dato un grande contributo.
curriculum di Amalia Ercoli Finzi:
Amalia Ercoli Finzi è Professore Ordinario di Meccanica Aerospaziale presso il Politecnico di Milano.
È uno dei maggiori esperti di missioni spaziali a livello internazionale e per questo è stata chiamata a far parte ed è tuttora membro delle commissioni strategiche che pianificano le attivitą spaziali destinate all’esplorazione planetaria, in particolare per le missioni lunari, marziane e cometarie.
Tra gli altri è membro del Consiglio Tecnico Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana che supporta il Presidente nella stesura dei Piani Spaziali Nazionali, della Mars Exploration Task Force per il programma congiunto di esplorazione marziana ASI-NASA e dell’Exploration Programme Advisory Committee dell’Agenzia Spaziale Europea per la programmazione delle missioni spaziali su Marte.
Si occupa di Dinamica del Volo Spaziale da oltre 25 anni ed ha portato contributi significativi, apprezzati a livello internazionale, su numerose tematiche spaziali.
Sensibile alle problematiche dell’emarginazione femminile ha svolto e svolge un’intensa attività di promozione della presenza femminile nell’ambito delle facoltà scientifiche e in particolar modo dell’Ingegneria Aerospaziale.
Nel 2007 ha ricevuto da Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica per i benemeriti della scienza della cultura e dell’arte. - Quando: 23 settembre 2009 ore 18.00
- Relatore: Luigi Guzzo - INAF-Osservatorio Astronomico di Brera
- Titolo: L’enigma dell’energia oscura
- Abstract:
È di poco più di 10 anni fa la scoperta da parte di due gruppi indipendenti di ricercatori che la velocità di espansione dell’Universo non sta diminuendo con il tempo, come ci si aspetterebbe se l’Universo fosse composto solamente di galassie, gas, stelle e pianeti.
Al contrario, apparentemente sotto la spinta di un’energia sconosciuta (e per questo denominata "oscura"), questa sta aumentando e l’Universo attuale appare in accelerazione.
Nel mio intervento percorrerò le tappe che hanno portato innanzitutto alla scoperta dell’espansione dell’Universo da parte di Edwin Hubble nella prima metà del XX secolo per poi arrivare a spiegare le recenti evidenze di accelerazione.
Discuterò in termini semplici come queste osservazioni siano ancora compatibili con la Teoria della Relatività Generale di Einstein, che è la teoria attualmente accettata per descrivere la forza di gravità, anche se richiedono la presenza della cosiddetta "Costante Cosmologica", che già Einstein introdusse nelle sue equazioni nel 1915, per poi scartarla alla luce dei risultati di Hubble.
curriculum di Luigi Guzzo:
Luigi Guzzo è nato a Torino nel 1962 ed è attualmente Astronomo Associato presso l’Osservatorio Astronomico di Brera.
Si occupa di cosmologia, in particolare dell’origine ed evoluzione della struttura a grande scala dell’Universo e dei vincoli che essa pone al modello cosmologico.
Questo include in particolare la comprensione della cosiddetta "energia oscura" che sembra essere necessaria per spiegare l’andamento dell’espansione cosmica.
In questo ambito, fa parte di gruppi di studio dell’ESA e della NASA per i futuri satelliti dedicati allo studio dell’energia oscura (EUCLID e JDEM), oltre a coordinare il progetto VIPERS, attualmente in corso con i telescopi dell’ESO in Cile. - Quando: 17 giugno 2009 ore 18.00
- Relatore: Duccio Macchetto
- Titolo: L’universo visto da HST
- Abstract:
"L’Universo visto dal Telescopio Spaziale Hubble (HST)" ossia come le più belle immagini mai raccolte dallo spazio hanno cambiato il nostro modo di concepire l’universo.
curriculum di Duccio Macchetto:
Duccio Macchetto è un astrofisico e Direttore Associato dello "Space Telescope Science Institute" (STScI).
Da Marzo del 2009 è diventato Astrofisico Emerito allo STScI.
Nato a Biella nel 1942, il Dr. Macchetto ricevette il Dottorato in Fisica all’Università di Roma nel 1965.
Incominciò la sua carriera nel campo dell’astronomia spaziale con una borsa della "Royal Society" Inglese nel 1968.
In Inghilterra costruì esperimenti astronomici per razzi spaziali, e partecipò alla progettazione e alla costruzione del telescopio spaziale "International Ultraviolet Explorer" (IUE) costruito in collaborazione con la NASA.
Nel 1973 fu ingaggiato dall’Agenzia Spaziale Europea come responsabile scientifico del progetto IUE.
Nel 1975 divenne anche il responsabile scientifico Europeo per il progetto dello "Hubble Space Telescope" (HST).
Nel 1983 si trasferisce nello Space Telescope Sciente Institute dove gli vengono affidati diversi incarichi fino a diventare Direttore Associato e responsabile del programma scientifico del telescopio.
Da parecchi anni lavora anche al progetto del prossimo grande telescopio spaziale il "James Webb Space Telescope".
Ha più di 400 pubblicazioni scientifiche (delle quali più 200 "refereed" con più di 9000 citazioni) e tecniche in riviste scientifiche internazionali.
I suoi interessi scientifici comprendono lo studio di buchi neri, getti e regioni attive al centro delle galassie, lo studio della velocità d’espansione dell’Universo ed i processi di formazione delle galassie.
Il Dr. Macchetto à membro di varie accademie internazionali tra le quali la Società Astronomica Italiana, la International Astronomical Union, la American Astronomical Society, la European Astronomical Society (membro fondatore), la International Academy of Astronautics e le società astronomiche dell’Argentina e Olanda.
Ha ricevuto numerosi premi tra i quali si distinguono la "Exceptional Scientific Medal" della NASA ed il premio del Presidente degli Stati Uniti per il suo contributo al telescopio IUE. - Quando: 20 maggio 2009 ore 18.00
- Relatore: Andrea Possenti - INAF-Osservatorio Astronomico Cagliari
- Titolo: La trottola di Einstein - Scarica la conferenza in formato: pdf
- Abstract:
Una delle ipotesi più intriganti della teoria della relatività generale di Albert Einstein è che lo spazio-tempo non è piatto, ma viene curvato dalla massa dei corpi celesti.
Fra le conseguenze di questa curvatura rientra un particolare tipo di moto (la cui definizione corretta è "moto di precessione geodetica") che è approssimativamente raffigurabile come un "moto a trottola relativistico".
Negli ultimi mesi un moto di questo tipo è stato misurato per la prima volta in un oggetto cosmico.
La conferenza descrive in termini semplici la natura e le implicazioni della curvatura dello spazio-tempo e spiega come la recente misura fornisca ulteriore solido supporto alla teoria di Einstein.
Al contempo, viene ribadito il ruolo dell’astrofisica come scienza che utilizza il Cielo quale laboratorio per indagare le leggi della Natura.
curriculum di Andrea Possenti:
Andrea Possenti si è Laureato in Fisica presso l’Universitą di Milano e, dopo aver ottenuto il Dottorato in Astronomia presso l’Università di Bologna, è oggi ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, operante presso l’Osservatorio di Cagliari.
È stato ed è docente per i Corsi di Laurea in Astronomia e in Fisica presso le Università di Bologna e di Cagliari.
Il suo lavoro è principalmente incentrato sulle stelle chiamate "pulsar", per indagare le quali trascorre molti mesi all’anno presso il Radiotelescopio di Parkes in Australia o il Radiotelescopio di Green Bank negli Stati Uniti.
Fa parte del ristretto gruppo di scienziati europei che hanno ottenuto il Premio Cartesio 2005, grazie alla scoperta di oltre 700 nuove radiopulsar e, in particolare, unitamente a Marta Burgay e Nichi D’Amico, della prima pulsar Doppia. A fianco della attività di astrofisico, si è attivamente occupato di divulgazione astronomica, con oltre 200 conferenze pubbliche negli ultimi 15 anni, molte delle quali dedicate agli studenti delle scuole.
Ha anche pubblicato due libri di divulgazione ("Eclissi" e "Comete, diario di viaggio") dedicati ai fenomeni celesti più coinvolgenti. - Quando: 22 aprile 2009 ore 18.00
- Relatore: Paolo Paolicchi - Dipartimento di Fisica, Università di Pisa
- Titolo: Il sistema solare oggi - Scarica la conferenza in formato: ppt
- Abstract:
Lo sviluppo delle conoscenze dovuto al progresso tecnologico e in particolare alle missioni spaziali ha arricchito e in parte modificato le nostre idee sul Sistema Solare, a partire dalla definizione di pianeta (è nota la recente "retrocessione" di Plutone).
Altre rilevanti novità riguardano le caratteristiche fisiche e dinamiche dei corpi minori, le proprietà delle superfici planetarie (dai vulcani attivi alle tracce di materiale liquido), e qualche nuova idea su quello che si nasconde sotto di esse.
curriculum di Paolo Paolicchi:
Paolo Paolicchi, laureato nel 1972 in Fisica presso l’Università e la Scuola Normale di Pisa, nel 1973 è approdato all’Osservatorio di Brera, a Merate, dove ha lavorato come astronomo fino al 1984.
Da allora è professore all’Università di Pisa, dove insegna Astrofisica e (da qualche anno) Sistemi Planetari.
Si è sono prevalentemente occupato di Fisica del Sistema Solare, e in particolare dell’evoluzione dinamica e collisionale degli asteroidi. - Quando: 18 marzo 2009 ore 21.00
- Relatore: Paolo De Bernardis - La Sapienza, Roma
- Titolo: L’universo giovane
- Qualche informazione:
Paolo De Bernardis è un astrofisico italiano, Professore Ordinario all’Universitą La Sapienza di Roma.
È responsabile italiano dell’esperimento internazionale BOOMERanG che studia l’anisotropia e polarizzazione della radiazione cosmica di fondo.
Nel 1998 BOOMERanG ha mappato per la prima volta le anisotropie del plasma primordiale permettendo di misurare importanti parametri cosmologici quali la curvatura dell’universo e la densità totale di massa ed energia; questi risultati hanno avuto grande rinomanza sulla stampa nazionale e internazionale.
Per gli studi condotti con BOOMERanG Paolo De Bernardis ha ottenuto il premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei nel 2001, la Targa Piazzi dell’INAF/MIUR nel 2002, il Premio Balzan della Fondazione Balzan, insieme ad Andrew Lange nel 2006 e il Premio Dan David (premio internazionale dell’Università di Tel Aviv) nel 2009 insieme ad Andrew Lange e a Paul Richards.