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Approfondimenti:

Le righe di emissione X ...

XMM-Newton Nel 1999 è stato lanciato il satellite per raggi X dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) XMM-Newton, il più grande satellite scientifico mai costruito in Europa.

L’analisi delle osservazioni fatte da XMM-Newton stanno dando un contributo significativo allo studio degli afterglow X dei Gamma-Ray Bursts. Infatti, le caratteristiche dello strumento EPIC (European Photon Imaging Camera) consente lo studio di una grande varietà di caratteristiche spettrali. In particolare, in alcuni GRBs sono state scoperte intense righe di emissione dipendenti dal tempo negli X “soffici” (cioè con energia compresa tra 1 e 2 KeV). I meccanismi di emissione e la sorgente di energia di queste righe costituiscono grandi problemi per gli attuali modelli di produzione dei GRBs. Altri GRBs mostrano assorbimento intrinseco, probabilmente dovuto all’ambiente circostante il progenitore, o possibili righe di emissione del ferro simili a quelleviste in GRBs osservati con BeppoSAX.

... e l'eco nella nostra Galassia

XMM-Newton ha osservato l’afterglow X del GRB verificatosi il 3 dicembre 2003 trovando un doppio alone dovuto alla diffusione da parte degli strati di polveri della nostra Galassia dei raggi X emessi nell’esplosione iniziale.

Il fenomeno è stato osservato per due motivi:

  • il GRB è avvenuto lungo una direzione che passa attraverso il piano della Galassia e che intercetta due concentrazioni di polvere Galattica.
  • questo GRB ha uno spettro ricco di raggi X di bassa energia che sono diffusi in modo più efficiente dalla polvere e quindi questo ha aumentato le probabilità di osservare un alone.

L’alone è solo un effetto ottico!

Le immagini dell’alone riprese in tempi differenti mostrano due anelli che si espandono con una velocità pari a 1500 volte la velocità della luce, ma in realtà nulla si muove più velocemente della luce: è solo un effetto ottico.
Gli anelli dell’alone sembrano espandersi non perchè vi sia realmente qualcosa in movimento, ma perchè la radiazione che osserviamo come anello più piccolo compie un percorso più breve e quindi impiega meno tempo a raggiungerci della radiazione dell’anello più largo.



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