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Approfondimenti:

I Gamma-Ray Bursts dalla scoperta ad oggi

La scoperta

Uno dei satelliti Vela 5Durante gli anni `60, la United States Air Force lanciò una serie di satelliti militari, chiamati Vela, sensibili alla radiazione gamma.

Progettati per rivelare i raggi gamma prodotti da eventuali esplosioni nucleari nell’atmosfera terrestre, i satelliti Vela rilevarono invece misteriosi flash di raggi gamma prodotti all’esterno del sistema solare.

La prima rivelazione di un gamma-ray burst avvenne nel 1967, ma per motivi di sicurezza la notizia della scoperta di questi eventi venne resa pubblica solo nel 1973.

I primi rivelatori di raggi gamma non erano in grado di localizzare con precisione la fonte della radiazione nel cielo e quindi non era possibile dire a che distanza si trovasse la sorgente di queste esplosioni. Questa lacuna portò alla formulazione di due teorie molto differenti sull’origine dei GRBs: secondo una teoria, i GRBs avrebbero luogo a distanze cosmologiche; secondo l’altra, i GRBs verrebbero generati dalle stelle di neutroni all’interno della Via Lattea.

La distribuzione spaziale

l'Osservatorio Compton per Raggi Gamma (CGRO)

Nel 1990 venne lanciato l’Osservatorio Compton per Raggi Gamma (CGRO) equipaggiato con il Burst And Transient Source Experiment (BATSE), uno strumento in grado di sorvegliare la quasi totalità del cielo in cerca delle sorgenti di raggi gamma transienti, cioè sorgenti che si accendono emettendo improvvisamente una grande quantità di raggi gamma, come i GRBs, e che successivamente si spengono.
BATSE era in grado di localizzare la direzione di provenienza di queste esplosioni.


Distribuzione attesa se i GRBs fossero distribuiti nel piano galattico Distribuzione osservata: i GRBs provengono da tutte le direzioni

Distribuzione attesa se i GRBs fossero distribuiti nel piano galattico

Distribuzione attesa se i GRBs fossero distribuiti uniformemente in tutto il cielo

Nel giro di pochi anni, BATSE aveva osservato diverse centinaia di GRBs. Quando le posizioni di questi eventi furono mappate su una proiezione del cielo divenne evidente che le esplosioni gamma non erano confinate al piano della nostra Galassia.

I 2047 lampi gamma osservati da BATSE

Questo fu un duro colpo alla teoria secondo la quale i GRBs sono generati dalle stelle di neutroni nella Via Lattea. Comunque, era ancora possibile che i GRBs provenissero dall’interno della nostra Galassia. Non ancora convinti di porre i GRBs a distanze cosmologiche per la difficoltà di spiegare l’elevatissima emissione di energia, gli astrofisici ipotizzarono che i GRBs avrebbero potuto avere origine nella nube di Oort del nostro Sistema Solare. Naturalmente rimaneva la possibilità dell’origine extragalattica dei GRBs, ma senza le misure di distanza dei GRBs era impossibile decidere tra le due teorie.

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Dott. Ilaria Parolin (WebMaster) - email