Come invecchiano le stelle ?
Durante la fase principale della sua vita, come abbiamo visto, la
stella si sostenta ed emette energia attraverso la fusione nucleare nella sua regione
centrale. Molti atomi di idrogeno vengono fusi a quattro a quattro, producendo nuclei di
elio ed energia.
L'energia prodotta nel nucleo viene impiegata per sostenere il peso degli strati di gas
che circondano il nucleo stesso ed emessa all'esterno sotto forma di radiazione. Si
realizzano cioè due tipi di equilibrio nella stella: un equilibrio idrostatico e
un bilancio termico.
L'equilibrio idrostatico è quello che si stabilice
tra la forza di gravità (che tenderebbe a far collassare la stella su se stessa) e la
forza di pressione del gas all'interno (che invece tende a spingere in fuori gli strati
superiori del gas).
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Il bilancio termico, invece, consiste
nella perfetta uguaglianza tra l'energia persa ogni secondo dalla stella (cioè quella
emessa sotto forma di luce) e quella prodotta ogni secondo attraverso le reazioni di
fusione nucleare.
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Se la stella non producesse abbastanza energia o non avesse una pressione al centro
sufficiente a sostenere il suo peso, essa collasserebbe su se stessa sotto la spinta della
propria forza gravitazionale. Se invece producesse troppa energia, la stella dovrebbe
espandersi per poterla smaltire, o addirittura esploderebbe !
L'astro trascorre in questo stato di equilibrio la maggioranza della propria vita, anche se talvolta alcune stelle attraversano delle fasi di instabilità: in
questo caso esse diventano stelle variabili.
La stella non è eterna: dopo un periodo più o meno lungo,essa
esaurisce l'idrogeno nel suo nucleo. Può trattarsi di qualche decina di milioni o di
decine di miliardi di anni, a seconda della massa dell'astro.
Questo momento segna l'inizio della sua "vecchiaia" e la
fine di una vita relativamente tranquilla. L'equilibrio che aveva sostenuto finora la
stella viene a mancare ed essa deve subire una serie di violenti cambiamenti. Le fasi
successive saranno molto piu' brevi di quella appena trascorsa. |
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La stella è ora ricca di elio e povera di idrogeno. Le reazioni di
fusione nucleare rallentano per mancanza di combustibile e la stella non regge più il
proprio peso. Il suo nucleo comincia allora a contrarsi e in questo modo la sua
temperatura aumenta. Ricordi l'esperimento che hai fatto con il gas ?
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Anche la regione che circonda il nucleo si riscalda e le reazioni
nucleari che si sono spente nel nucleo si riaccendono qui. Per disperdere il calore
prodotto dalle nuove reazioni, gli strati esterni si gonfiano enormemente e si
raffreddano: la stella diventa una gigante rossa. |
Il raggio della stella aumenta fino a 1000 volte quello iniziale. La superficie che emette
radiazione diventa grandissima, quindi la stella risulta fino a centomila volte più
brillante di prima. La temperatura superficiale della stella scende a 3 - 4.000 gradi: a
questa temperatura, essa emette luce rossa.
Le stelle che attraversano questa fase sono tra le più brillanti del firmamento.
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La gigante rossa Betelgeuse, nella costellazione di
Orione. Questa stella è grande più di 500 volte il Sole. Se si trovasse al suo posto,
occuperebbe tutto lo spazio fino all'orbita di Marte e oltre.
(cortesia STScI) |
Durante la fase di gigante rossa e nelle successive, le relazioni tra
massa, raggio, luminosità e temperatura non valgono più. Infatti l'equilibrio della
stella è cambiato. Una gigante rossa è molto più luminosa di una stella di uguale massa
che brucia idrogeno nel suo centro.
Qui sotto puoi vedere quanto sono grandi le giganti rosse: possiamo dire che il nome
"giganti" è proprio meritato !
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Le dimensioni di Aldebaran (una stella gigante rossa
nella costellazione del Toro) rispetto al Sole e all'orbita di Mercurio.
Clicca qui sotto per avere una immagine più grande.
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Le dimensioni della gigante rossa Antares (nella
costellazione dello Scorpione) in confronto a quelle del Sistema Solare interno (fino a
Marte).
Clicca qui sotto per avere una immagine più grande.
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Come abbiamo detto, il nucleo della stella continua a contrarsi, riscaldandosi fino ad
una temperatura di 100 milioni di gradi. A questo punto la velocità degli atomi di elio,
presenti in abbondanza, è cresciuta con l'aumento della temperatura. Essi incominciano ad
urtarsi con grande violenza, sufficiente per farli fondere a tre a tre per formare nuclei
di carbonio.
La stella ha trovato un altra sorgente di energia per sostentarsi e quindi riprende il suo
stato di equilibrio. Lentamente la sua superficie si riscalda e si contrae; la stella
diventa molto meno luminosa e non emette più la maggior parte della radiazione nel rosso.
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La successiva evoluzione non è lo stessa per ogni stella. Questa
volta, ogni stella subisce un'evoluzione diversa a seconda della sua massa. A grandi
linee possiamo distinguere tra stelle piccole (cioè con masse che vanno da un decimo a
circa il doppio di quella del Sole) e stelle grandi (con masse da 2 a 100 volte quella del
Sole). |
Come prosegue la vita della stella ?
Last modified: Dec 10, 1997 |