Nel secolo scorso vennero osservate sulla superficie di Marte delle
striature scure, dette canali, nonchè delle macchie scure alla loro
intersezione. Inoltre, si scoprì una variazione stagionale nell'aspetto
delle macchie. Alcuni sostenevano che i canali fossero il letto di fiumi
circondati da una fitta vegetazione, quindi che su Marte fosse presente
la vita. Ben presto questa credenza dette origine ad un interesse molto
acceso per il pianeta rosso, che è all'origine del mito dei marziani.
In realtà, le striature non sono altro che un effetto ottico
e le variazioni stagionali nell'aspetto delle macchie sono dovute al deposito
e allo spostamento di sabbia sotto l'azione dei forti venti marziani.
![]() ![]() In realtà è molto facile "immaginare" di vedere messaggi misteriosi da Marte. Con un po' di fantasia si possono vedere faccioni sorridenti... ed inequivocabili messaggi d'amore! (NASA/JPL). |
Il meteorite marziano ALH84001.
(NASA- Johnson Space Center)
Il pianeta rosso è stato esplorato per la prima volta nel 1965
dalla sonda Mariner 4, che ha trasmesso le prime fotografie della superficie
marziana. Nel 1971, la sonda Mariner 9 ha permesso di costruire la sua
cartografia completa. Nel 1976 le sonde americane Viking 1 e Viking 2 sono
riuscite a scendere sul suolo di Marte e hanno trasmesso a terra molti
dati, tra cui quelli sulla composizione e temperatura atmosferica.
Per il futuro, è prevista l'esplorazione di Marte da parte del
Mars GlobalSurveyor e del Mars Pathfinder.
Il diametro di Marte è
di 6.794 Km, esso è il settimo pianeta del Sistema Solare in ordine
di grandezza.
La massa è pari a 6,4219 x 1023 Kg, cioè 64
miliardi di miliardi di tonnellate.
Marte ruota attorno al Sole ad una distanza media di 227 milioni e
940 mila Km, pari a 1,52 U.A.;
la distanza all'afelio
è di 249,23 milioni di chilometri, al perielio
di 206,65 milioni di chilometri. L'eccentricità
dell'orbita marziana è dunque abbastanza alta: 0,093.
Tre immagini di Marte in
opposizione, prese dal
Telescopio Spaziale Hubble
da una distanza di 103 milioni
di Km. Si distinguono le tre grandi
regioni Tharsis, Vallis Marineris
e Syrtis Major. (HST)
Il pianeta ha due piccoli satelliti, Deimos
e Phobos.
Deimos in un'immagine del Viking, del 1977. (NSSDC/NASA) |
![]() Phobos fotografato dal Mars Global Surveyor (NASA). |
Mappa sinusoidale di Marte.
(Calvin J. Hamilton)
La crosta è più spessa di quella terrestre, può
raggiungere in alcuni punti i 150 Km di spessore. La sua composizione è
simile a quella della crosta terrestre, ma contiene due volte meno silicio
e tre volte più ferro; da ciò deriva il suo colore rosso.
Frana nella Vallis Marineris.
(Calvin J. Hamilton)
La superficie marziana ha una grande varietà morfologica: vi
si trovano monti, vallate, crateri, bacini e vulcani.
Dal punto di vista morfologico, Marte si può suddividere in
due grandi regioni. L'emisfero sud è geologicamente più vecchio,
caratterizzato da altopiani e crateri a fondo piatto. L'emisfero nord è
più giovane e dominato dalla regione del massiccio di Tharsis, ricca
di vulcani.
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Altre immagini della superficie marziana con il robot Sojouner (NASA/JPL). |
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Il suolo marziano ripreso dalle sonde Viking 1, a sinistra, e Viking 2, a destra (NASA/JPL). |
L'atmosfera marziana è molto tenue: la pressione sul pianeta
varia da un massimo di 9 millibar sul fondo delle depressioni, fino ad
un minimo di 1,5 sulla sommità dei monti, con una media di 6,1 millibar.
Malgrado la scarsissima densità atmosferica, Marte è
spazzato da fortissimi venti, che provocano delle vere e proprie tempeste
di sabbia in grado di oscurarne anche per mesi la superficie.
In questa atmosfera si muovono delle nubi di colore giallastro, che
sono in realtà vortici di sabbia sollevati dai venti. Esse possono
arrivare fino ad altezze di 50 Km e nascondere l'intera superficie del
pianeta. Inoltre si trovano nubi di colore blu, localizzate tra 10 e 20
Km di altezza dal suolo, composte di cristalli di ghiaccio.
Una tempesta di sabbia su Marte (Calvin J. Hamilton) |
![]() Un'autentica tempesta marziana nella regione polare Nord (NASA/JPL). |
Un'atmosfera così rarefatta ha una piccolissima inerzia termica,
cioè una bassa capacità di trattenere il calore: questo fa
sì che la temperatura vari con grande rapidità e ampiezza
sul pianeta. L'escursione termica giornaliera è quindi elevata:
circa 60 gradi.
Le temperature rivelate dalle sonde variano da -123 a + 22 oC
a seconda delle zone del pianeta e delle stagioni.
L'anidride carbonica è il costituente principale dell'atmosfera
marziana (95,3%); gli altri gas presenti sono l'azoto (2,7%), l'argon (1,6%),
l'ossigeno e altri gas (0,4%), mentre il vapore acqueo ne costituisce meno
dello 0.04%.
Malgrado l'abbondanza di anidride carbonica, l'effetto
serra che essa produce è in grado di aumentare la temperatura
del pianeta di soli 5 gradi.
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Marte è anche il pianeta dei record. Il Monte Olympus, visibile nell'immagine a sinistra, è il vulcano più alto del sistema solare: 25 km in altezza ed oltre 500 di base! |