Le costellazioni si "deformano" nel tempo

Per rispondere alla domanda consideriamo il seguente esempio: immaginate di osservare il mare aperto.

Sullo sfondo si scorge una  nave boat0a.gif (207 bytes)apparentemente piccola e ferma. 

In realtà se fossimo molto vicini alla nave ci accorgeremmo che non è affatto piccola e neanche ferma, anzi sta procedendo a una buona velocità.

È stata la distanza a trarci in inganno.

Infatti più la nave è distante più ci appare piccola e più tempo deve passare prima che possiamo accorgerci che si sta muovendo.

La stessa cosa avviene per le stelle, che sono in movimento e non  immobili come potrebbe sembrarci. Le loro distanze da un osservatore terrestre sono dell'ordine dei miliardi di miliardi di Kilometri. Basti pensare che la stella a noi più vicina, Proxima Centauri, dista circa 4,2 anni luce, ovvero circa 38.000 miliardi di Km.

Risultato: A noi che le osserviamo dalla Terra, le stelle appaiono come puntini. Pur se esse si muovono possono occorrere millenni prima che i loro spostamenti siano percettibili all'occhio umano. 

Di conseguenza tra migliaia di anni la forma delle singole  costellazioni sarà cambiata  rispetto a quella attuale.
 
 

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