La banda ultravioletta dello spettro elettromagnetico


Il tipo di luce che si estende sullo spettro al di là del colore viola, e che noi non possiamo percepire, è detto ultravioletto (UV). Tale luce viene emessa in abbondanza da corpi celesti che si trovano ad altissime temperature, molto più caldi del Sole, per intenderci. Nell'UV si osservano a grandi distanze stelle calde e massicce, esplosioni di supernovae o getti di materia, quasar o nuclei galattici attivi.
 
 

La piattaforma ASTRO-1 fu portata sulla navetta spaziale Columbia per la prima volta il 2 dicembre 1990, e in seguito riutilizzata. Il suo telescopio maggiore aveva diametro di 90 cm e distanza focale di 1,8 m. Ha registrato immagini e spettri di oggetti molto lontani come il quasar 3C273 oppure molto deboli come le nane bianche degli ammassi globulari. Un altro telescopio UV (diametro di 50 cm e distanza focale di 5 m) ha misurato l'intensità e la polarizzazione della luce di stelle variabili, giovani stelle e nuclei galattici.

L'atmosfera terrestre assorbe la radiazione UV, che è dannosa per l'uomo e gli esseri viventi. I telescopi per luce ultravioletta devono pertanto essere portati in orbita su satelliti artificiali, sonde o stazioni spaziali abitate.

Il satellite
IUE
Il satellite
EUVE

B,B&B-1995