La banda infrarossa dello spettro elettromagnetico


La regione della luce infrarossa (IR) si estende al di là del colore rosso, per lunghezze d'onda da un micrometro a un millimetro circa. E' assorbita solo in parte dall'atmosfera terrestre e perciò può venir in parte raccolta da telescopi normali, seppure adattati allo scopo con recettori particolari.
 
 

A sinistra, immagine del telescopio IR orbitante IRAS, appena montato e in attesa di essere caricato sul vettore. Si distinguano ai suoi lati i pannelli solari destinati a produrre l'energia di bordo. In alto un tubo protegge l'asse ottico del telescopio. Questo tipo di telescopio deve essere raffreddato da elio liquido, altrimenti il suo pur lieve calore lo farebbe diventare luminoso al pari delle immagini che deve osservare.
A destra, ripresa di Giove all'infrarosso. A seconda della precisa lunghezza d'onda scelta per le osservazioni, diventano visibili regioni a maggiore o minore temperatura.

Anche questa parte dell'astronomia ha però beneficiato della tecnica astronautica e alcuni satelliti artificiali sono stati equipaggiati con rivelatori IR. Grazie a essi possediamo mappe complete del cielo infrarosso, dove dominano oggetti di bassa temperatura come nubi di polveri circumstellari, comete e stelle neonate, che non hanno ancora innescato le reazioni nucleari nel loro nucleo.

Il satellite
ISO

B,B&B-1995