NETTUNO

 

 
 
 
 
 

Immagine di Nettuno ripresa dal Voyager 2 nel 1989. Si notano le strutture delle nubi e la Grande Macchia Scura. (Calvin J. Hamilton)

Nettuno è l'ottavo pianeta del Sistema Solare; esso prende il nome dal dio romano del mare, il greco Poseidone. Poco più piccolo di Urano, fa parte anch'esso dei pianeti giganti.

Fu osservato per la prima volta il 23 settembre del 1846 da J.G. Galle e L. d'Arrest. La sua posizione era stata prevista sia dall'astronomo inglese Adams che dal francese Le Verrier, che la calcolarono indipendentemente l'uno dall'altro studiando l'orbita di Urano. Gli astronomi avevano infatti notato che Urano non seguiva rigorosamente le leggi della meccanica celeste; le notevoli perturbazioni della sua orbita prodotte da Giove e Saturno non potevano spiegare del tutto queste anomalie. Era stata perciò ipotizzata la presenza di un altro pianeta oltre l'orbita di Urano.
 

Immagine dei due emisferi di Nettuno in colori veri ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble. Vi si vedono strisce di nubi chiare. (HST)

Finora Nettuno è stato visitato soltanto da una navicella spaziale, la Voyager 2. Essa ha avvicinato il pianeta nell'agosto del 1989. Quasi tutto quello che sappiamo di Nettuno lo dobbiamo alla sonda Voyager. Recentemente, il Telescopio Spaziale Hubble (HST) ha acquisito alcune interessanti immagini del pianeta.

Nettuno misura 49.492 Km di diametro all'equatore, e la sua massa è pari a 102.400 miliardi di miliardi di tonnellate (1,024 1029 g), più di 17 volte la massa terrestre. La densità media è 1,64, la più alta tra quelle dei pianeti giganti.
Nettuno orbita ad una distanza di 4.504 milioni di Km dal Sole, compiendo una rivoluzione in 164.79 anni. La sua orbita è inclinata di 1,77 gradi sull'eclittica ed ha un'eccentricità di 0,0097.
Il pianeta ruota in 16 ore e 7 minuti attorno ad un asse inclinato di 28,31 gradi rispetto al piano orbitale.
 

L'atmosfera
 

Nettuno è circondato da una densa atmosfera, ricca di nubi come quelle degli altri pianeti giganti.
Anche su Nettuno si distinguono diverse macchie come quelle di Giove, che sono vortici atmosferici. La più importante di queste, rivelata dalla sonda Voyager nel 1989, era detta Grande Macchia Oscura: essa aveva le dimensioni della Terra ed era simile alla Grande Macchia Rossa di Giove. Alle osservazioni dell'Hubble Space Telescope del 1994, tuttavia, essa risultava scomparsa.

La Grande Macchia Oscura di Nettuno, circondata da leggere nuvole chiare. Il sistema di nubi ruota in senso antiorario. (NASA/JPL)

Evoluzione della Grande Macchia Scura durante due rotazioni di Nettuno (36 ore circa). Le nubi chiare si muovono rapidamente. Esse sono composte di metano ghiacciato. (NASA/JPL)

Sopra la Grande Macchia Scura si trova un altro sistema analogo, di dimensioni minori: la Piccola Macchia Scura. Si pensa che sia anch'essa una tempesta atmosferica. (Calvin J. Hamilton)

Immagine in colori veri ripresa dal Voyager 2, che mostra le strutture delle nubi nelle regioni oscure vicino al polo. (NASA/JPL) 

Immagine in colori veri ripresa dal Voyager 2, che mostra nubi simili a cirri nell'alta atmosfera nettuniana (NASA/JPL) 

Le nubi sono spinte da venti fortissimi, i più forti di tutto il Sistema Solare: vicino alla Grande Macchia Oscura possono raggiungere i 2.000 Km/h.
L'atmosfera del pianeta ha una composizione molto simile a quella di Urano: idrogeno (85%), elio (13%) e metano (2%); quest'ultimo è responsabile del colore blu del pianeta, in quanto assorbe la radiazione rossa e riflette quella blu. Nettuno ha un'albedo di 0.41.

 

La struttura
 
 

Nettuno e Tritone in un'immagine del Voyager. (Calvin J. Hamilton)

La struttura di Nettuno è diversa da quella di Giove e Saturno. Essa è probabilmente simile a quella di Urano, cioè il pianeta dovrebbe essere composto di diversi ghiacci e roccia, mentre l'idrogeno costituisce solo il 15% e l'elio è scarso. 
Come Urano, anche Nettuno non sembra possedere una stratificazione interna, ma come il primo, contiene quasi certamente un piccolo nucleo roccioso.

Il campo magnetico di Nettuno, come quello di Urano, è molto inclinato rispetto all'asse di rotazione, di 47 gradi, inoltre è il suo centro è spostato di almeno 13.500 Km dal centro geometrico del pianeta. Questo può essere dovuto al moto di qualche fluido conduttore all'interno del pianeta, a profondità intermedie.
 

Gli anelli
 

Anche Nettuno è dotato di un sistema di anelli; essi sono sottili e poco luminosi come quelli di Giove e Urano. Se osservati da terra, essi si presentano come deboli archi ai lati del pianeta e solo la sonda Voyager ha potuto rivelare la loro vera natura.
Gli anelli sono composti da piccoli grani di polvere, prodotti forse per disgregazione di piccole meteoriti nell'impatto con le lune di Nettuno.

Gli anelli di Nettuno ripresi dal Voyager nel 1989, dalla distanza di 280mila Km. Sono visibili i due anelli principali e, all'interno, un terzo anello più debole. (NASA/JPL)

Un anello di Nettuno. (NASA/JPL)


 


 
 

ANIMAZIONI

La Grande Macchia Scura, AVI, 1.1 Mb (NASA)
Rotazione di Nettuno, AVI, 2.8 Mb (NASA/JPL)
Nubi di Nettuno, MPEG, 480 Kb (STScI)

 

 
 
 


 


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