Fu osservato per la prima volta il 23 settembre del 1846 da J.G. Galle
e L. d'Arrest. La sua posizione era stata prevista sia dall'astronomo inglese
Adams che dal francese Le Verrier, che la calcolarono indipendentemente
l'uno dall'altro studiando l'orbita di Urano. Gli astronomi avevano infatti
notato che Urano non seguiva rigorosamente le leggi della meccanica celeste;
le notevoli perturbazioni della sua orbita prodotte da Giove e Saturno
non potevano spiegare del tutto queste anomalie. Era stata perciò
ipotizzata la presenza di un altro pianeta oltre l'orbita di Urano.
Nettuno misura 49.492 Km di diametro all'equatore, e la sua massa è
pari a 102.400 miliardi di miliardi di tonnellate (1,024 1029
g), più di 17 volte la massa terrestre. La densità media
è 1,64, la più alta tra quelle dei pianeti giganti.
Nettuno orbita ad una distanza di 4.504 milioni di Km dal Sole, compiendo
una rivoluzione in 164.79 anni. La sua orbita è inclinata di 1,77
gradi sull'eclittica ed ha un'eccentricità di 0,0097.
Il pianeta ruota in 16 ore e 7 minuti attorno ad un asse inclinato
di 28,31 gradi rispetto al piano orbitale.
L'atmosfera
Nettuno è circondato da una densa atmosfera, ricca di nubi come
quelle degli altri pianeti giganti.
Anche su Nettuno si distinguono diverse macchie come quelle di Giove,
che sono vortici atmosferici. La più importante di queste, rivelata
dalla sonda Voyager nel 1989, era detta Grande Macchia Oscura: essa aveva
le dimensioni della Terra ed era simile alla Grande Macchia Rossa di Giove.
Alle osservazioni dell'Hubble Space Telescope del 1994, tuttavia, essa
risultava scomparsa.
Sopra la Grande Macchia Scura si trova un altro sistema analogo, di dimensioni minori: la Piccola Macchia Scura. Si pensa che sia anch'essa una tempesta atmosferica. (Calvin J. Hamilton) |
La struttura
Il campo magnetico di Nettuno, come quello di Urano, è molto
inclinato rispetto all'asse di rotazione, di 47 gradi, inoltre è
il suo centro è spostato di almeno 13.500 Km dal centro geometrico
del pianeta. Questo può essere dovuto al moto di qualche fluido
conduttore all'interno del pianeta, a profondità intermedie.
Gli anelli
Anche Nettuno è dotato di un sistema di anelli; essi sono sottili
e poco luminosi come quelli di Giove e Urano. Se osservati da terra, essi
si presentano come deboli archi ai lati del pianeta e solo la sonda Voyager
ha potuto rivelare la loro vera natura.
Gli anelli sono composti da piccoli grani di polvere, prodotti forse
per disgregazione di piccole meteoriti nell'impatto con le lune di Nettuno.