Mercurio (Calvin J. Hamilton) |
Mercurio è il pianeta più interno del Sistema Solare
ed è il più piccolo dei pianeti
rocciosi.
Esso è noto almeno dall'epoca dei Sumeri, cioè dal terzo millennio prima di Cristo. Il pianeta deve il suo nome al dio romano del commercio e dei viaggi. Probabilmente ha ricevuto questo nome a causa del suo rapido moto attraverso cielo: Mercurio è infatti il pianeta del Sistema Solare che possiede il moto di rivoluzione più rapido. |
Immagine composita di Mercurio al tramonto (Juan Carlos Casado)
La massa di Mercurio è di 330 miliardi di miliardi di tonnellate
(3,3 x 1026 g), il suo diametro è pari a 4.878 Km e il
suo volume è 18 volte inferiore a quello terrestre. La densità
è pari a 5,43.
Esso non possiede satelliti.
La sua distanza media dal Sole è di circa 58 milioni di Km. La
distanza all'afelio
è di 69,8 milioni di Km, quella al perielio
di quasi 46 milioni di Km. L'orbita è dunque altamente eccentrica.
Il suo piano orbitale è inclinato di 7 gradi sull'eclittica
e il suo asse di rotazione è perpendicolare al piano orbitale stesso.
Mercurio ruota attorno al Sole con un periodo molto più breve
rispetto agli altri pianeti: circa 88 giorni.
Il suo moto di rotazione è invece molto lento: esso impiega
58,6 giorni terrestri per compiere un giro su se stesso. Mercurio completa
quindi tre rotazioni ogni due rivoluzioni.
Questo fa sì che la durata dell'esposizione ai raggi solari
per ogni punto della superficie sia molto lunga, pari a 176 giorni terrestri!
Mercurio è dunque il solo pianeta sul quale la durata del giorno,
inteso come insolazione, è maggiore di un periodo di rivoluzione.
La superficie di Mercurio
(Bill Arnett)
La superficie di Mercurio è costellata di crateri ed enormi scarpate,
alcune delle quali lunghe centinaia di chilometri e profonde anche tre.
Il suo aspetto ricorda quello della Luna, con i suoi crateri e bacini,
la superficie rugosa ricoperta di polvere e l'assenza di atmosfera.
I crateri si sono formati per l'impatto di meteoriti sulla superficie
del pianeta, in epoche molto remote.
Non soltanto Mercurio e la Luna hanno subito urti con meteoriti, ma
anche gli altri pianeti. Su quelli che possiedono un'atmosfera, tuttavia,
l'impatto è molto meno violento, perchè il meteorite viene
rallentato e in parte vaporizzato per l'attrito dell'atmosfera. Inoltre
essa erode lentamente la superficie del pianeta, cancellando le tracce
dell'urto.
I crateri più piccoli di Mercurio hanno un diametro minore di 10 Km, quelli più grandi superano i 200 Km e prendono il nome di bacini.
Il Mare Caloris, la più grande
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Particolare del Mare Caloris.
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Al centro di molti crateri s'innalzano piccoli massicci montuosi. Il
bacino più grande e più noto è il Mare Caloris, del
diametro di 1.300 Km: si tratta di una grande pianura circolare circondata
da anelli di monti. Questo bacino deve il suo nome al fatto che si trova
sempre esposto alla luce del Sole durante il passaggio di Mercurio al perielio
e pertanto è uno dei punti più caldi del pianeta.
La superficie di Mercurio presenta infine dei corrugamenti e delle faglie che attraversano il bordo dei crateri: queste ultime sono state probabilmente provocate dalla contrazione della crosta.
L'albedo
di Mercurio è pari a 0,125, cioè esso riflette il 12,5 %
della radiazione solare che riceve.
Non è stata rivelata attività vulcanica recente sul pianeta.
Mercurio è privo di atmosfera: l'unico gas presente, estremamente
tenue, è quello che affluisce sul pianeta a causa del vento
solare. La pressione di questo gas, misurata dalla sonda Mariner 10,
è meno di un millesimo di miliardesimo di atmosfera.
La vicinanza del pianeta al Sole fa sì che la sua temperatura sia molto alta durante il periodo di insolazione: 420 0C. Sull'altra faccia, quella non esposta al Sole, la temperatura raggiunge invece i -180 0C. La forte escursione termica è dovuta alla mancanza di atmosfera; essa attenuerebbe le differenze di temperatura tra le varie zone in virtù della sua inerzia termica, cioè della sua capacità di trattenere il calore.
Il nucleo ferroso è circondato da un mantello di silicati e da
una crosta simili a quelli terrestri, dello spessore complessivo di circa
500-600 Km.
Un nucleo di questo tipo spiegherebbe anche il campo magnetico di Mercurio,
che possiede un'intensità pari all'1% di quello terrestre.
Il campo magnetico di un pianeta viene infatti prodotto per effetto
dinamo, cioè per la rotazione del pianeta stesso attorno ad
un nucleo ferroso fluido.
L'asse magnetico di Mercurio è inclinato di 11 gradi rispetto
all'asse di rotazione, cioè i poli magnetici non coincidono con
quelli geografici. Questo succede in molti pianeti, tra cui la Terra.
La sonda Mariner 10 ha rivelato la presenza di una ionosfera
intorno al pianeta, che interagisce con la sua magnetosfera.
Doppio cratere: quello interno
ha un diametro di 200 Km.
(Calvin J. Hamilton)