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I Greci avevano copiato !

In effetti Arato attribuisce espressamente la prima descrizione delle costellazioni ad Eudosso di Cnido (408-355 A.C.), che a sua volta le aveva apprese da qualcun'altro. Già, ma da chi?

Un indizio

Il cielo descritto da Arato non presenta stelle in un ampia regione attorno al Polo Sud Celeste; evidentemente quell'area di cielo non doveva essere visibile dalle zone in cui risiedevano coloro che disegnarono tali costellazioni.

Ebbene, dalle dimensioni di questa area "vuota" si può dedurre che queste persone dovevano abitare verso i 36° Nord di latitudine, a Sud dalla Grecia e a Nord dall'Egitto, ovvero alla stessa altezza dei Babilonesi e dei Sumeri.

 

Inoltre

La zona "vuota" non è esattamente centrata sul Polo Celeste Sud attuale ma bensì nel punto del cielo dove tale Polo, per effetto del fenomeno della precessione, si trovava verso il 2000 A.C., ovvero proprio l'epoca delle civiltà Babilonese e Sumera.

 

Conclusioni

Sembra  che che le costellazioni greche abbiano avuto origine proprio dai Babilonesi e dai Sumeri, passando attraverso la civiltà Egizia, forse per mezzo dei Cretesi.

Del resto altre testimonianze confermano che proprio in Egitto gli scienziati  greci appresero le prime nozioni di astronomia.

 

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