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Lettera Barnaba Oriani
Dicembre 2006
"È vero che ci costa tanti soldi, ma è pur sempre un tesoro quello che noi
possediamo..."
(Barnaba Oriani a proposito del quadrante di Ramsden, 1791)
La proposta d'acquisto
Il Direttore apre la lettera. In alto
a destra la busta all'arrivo.
Qualche mese fa l'antiquario americano Berryhill & Sturgeon ha messo in vendita una lettera di
Barnaba Oriani. Dato che la lettera è stata scritta a Brera da un astronomo dell'Osservatorio
e parla di cose di Brera, l'antiquario ce ne ha proposto l'acquisto. Naturalmente non si tratta di un
documento in qualche modo "sottratto" all'Osservatorio ma di una missiva che, spedita da Milano,
è finita nell'archivio del suo legittimo destinatario, il conte Brühl. Questo archivio,
come purtroppo accade, è stato smembrato. In questi casi può succedere che, anche a
distanza di secoli, alcuni frammenti originali spuntino qua e là, come perle che formavano in
origine una preziosa collana. Così è stato nel nostro caso. La lettera è stata
acquistata e va ora ad arricchire l'Archivio storico dell'Osservatorio di Brera, a disposizione di
chi vorrà consultarla.
La lettera
L'intestazione della lettera.
La lettera, scritta in francese il 23 aprile 1791, venne inviata da Barnaba Oriani al conte Hans
Moritz von Brühl, ambasciatore dell'Elettore di Sassonia a Londra.
I due si erano conosciuti a Londra nel giugno 1786, durante il viaggio in Europa che Oriani aveva
intrapreso, per conto del Governo austriaco, al fine di conoscere gli astronomi ed i matematici
viventi, di assicurarsi la loro corrispondenza, di vedere le migliori specole, i migliori strumenti e
i migliori costruttori e di commissionare ad uno di loro (Jesse Ramsden) il grande quadrante murale che ancora la Specola di Brera non possedeva.
Nella lettera Oriani informa il conte di Brühl che il quadrante murale costruito da Ramsden
è arrivato a Milano, lo ringrazia per avere fatto da intermediario per l'acquisto dello
strumento e lo prega di chiedere a Ramsden a cosa servano alcuni piccoli pezzi di legno dei quali
non capisce bene l'utilizzo. [vai alla pagina con le
immagini e la trascrizione della lettera]
I personaggi
Barnaba Oriani (1752-1832)
Ritratto di Barnaba Oriani.
Lavorò all'Osservatorio di Brera dal 1776 al 1817.
In ambito astronomico il suo nome è legato soprattutto al calcolo dell'orbita di Urano,
effettuato a partire dal maggio 1781, pochi giorni dopo la scoperta del nuovo pianeta da parte di
W. Herschel. Si dedicò anche a studi sulla rifrazione astronomica e sulle perturbazioni dei
moto dei pianeti. Da vero uomo del Settecento intraprese molte attività che univano alla
rilevanza scientifica una ricaduta sulla vita civile: la stesura della Carta della Lombardia austriaca,
la verifica dell'arco di meridiano tra Roma e Rimini misurato in origine da Boscovich, gli atti
preliminari all'introduzione del sistema metrico decimale, la riorganizzazione degli studi
all'Università di Pavia. Nel 1795 venne nominato membro della Royal Society di Londra.
Il conte Hans Moritz von Brühl (1736-1809)
Colonnello nell'esercito francese, poi ministro dell'Elettore di Sassonia e infine, per conto di
quest'ultimo, ambasciatore a Londra dal 1783, il conte era un raffinato diplomatico ed un uomo dai
mille interessi. Dotto cultore dell'astronomia aveva un osservatorio privato nelle campagne di Londra.
La sua passione scientifica ed il ruolo diplomatico che ricopriva gli consentirono di fare da
intermediario con numerosi scienziati che, di persona o per corripsondenza, ordinavano strumenti
astronomici presso i più rinomati artefici inglesi. Il conte era un abile suonatore di cembalo
e, soprattutto, un giocatore di scacchi di talento: membro del celebre London Chess Club, alcune
partite da lui giocate sono entrate nel Gotha della scacchistica, come potete vedere qui
http://www.chessgames.com/player/john_m_bruehl.html.
Jesse Ramsden (1735-1800)
Ritratto di Jesse Ramsden.
Il quadrante murale di Brera.
È il costruttore del quadrante murale per la Specola di Brera di cui si parla nella
lettera. Aprì la sua prima officina a Londra nel 1762 e divenne il più importante
costruttore di strumenti d'Europa: realizzava strumenti geodetici, per la navigazione, barometri,
bilance e, naturalmente, strumenti per l'osservazione astronomica, il più importante dei quali
è lo splendido cerchio altazimutale costruito per l'Osservatorio di Palermo. Nel 1775
realizzò la prima "macchina per dividere", che serviva per tracciare divisioni precise sui
lembi dei cerchi.
Nel 1786 fu eletto membro della Royal Society di Londra e nel 1795 ottenne dalla medesima
istituzione la Copley Medal, uno dei più prestigiosi riconoscimenti dell'epoca.