Introduzione per gli insegnantiIl Planetario Virtuale nasce con lo scopo di fornire ai ragazzi uno strumento nuovo, divertente ma rigoroso, per imparare i concetti fondamentali dell'Astronomia. Allo stesso tempo, mette a disposizione degli insegnanti una serie di esempi per programmare in classe (e al di fuori di essa) delle attività atte a rafforzare le conoscenze trasmesse via rete. Qui di seguito presentiamo il nostro progetto dal lato dell'insegnante, elencando le motivazioni per la realizzazione del sito e giustificandone l'impostazione. Motivazioni del progettoÈ noto che, quando ci vengono fornite nuove nozioni, tendiamo spontaneamente a farle
rientrare nello schema concettuale che già possediamo sull'argomento. Spesso sviluppiamo
degli schemi mentali errati, attraverso il contatto con informazioni non guidate o a causa
della cattiva interpretazione delle spiegazioni ricevute in precedenza. Uno studente che
possieda uno schema concettuale erroneo, per esempio riguardo ad un fenomeno fisico,
tenderà a distorcere ogni nuovo concetto o esperienza acquisita sul fenomeno, per farlo
rientrare nel proprio schema. In questo modo la conoscenza trasmessa diventa inefficace.
Ausubel (1978) nota che disimparare i preconcetti potrebbe dimostrarsi l'unico fattore
decisivo nell'acquisizione e conservazione delle conoscenze L'astronomia è una scienza che si presta particolarmente a questo tipo di
ristrutturazione (Vosniadou e Brewer, 1987): si pensi per esempio a com'è avvenuto nel
corso della storia il passaggio dal sistema geocentrico a quello eliocentrico. La rete permette invece un'insegnamento "su misura", una sperimentazione diretta delle conoscenze acquisite, inoltre dà la possibilità all'utente di scegliere il percorso che preferisce all'interno del materiale presentato, che è strutturato come un ipertesto anziché come un testo tradizionale. Esaminando il materiale disponibile in rete per la divulgazione dell'Astronomia, sulla
base di parametri quali l'impostazione generale, la didattica, la grafica, la correttezza
e completezza delle informazioni e la progettazione ipertestuale, è possibile constatare
come manchi un sito dedicato ad una divulgazione di buon livello in lingua italiana. Il
materiale, seppure talvolta di buona qualità, è spesso poco controllato e quasi sempre
privo di un disegno complessivo o di un percorso didattico sottostante. Lo scopo di questo lavoro, dunque, è di colmare queste lacune, fornendo uno strumento adeguato sia dal punto di vista didattico che da quello divulgativo. Il Planetario Virtuale intende fornire ai ragazzi le basi dell'astronomia, nonché metterne alla prova il metodo di indagine scientifica e la capacità critica. Metodo didattico1. Acquisizione di nuove conoscenzeGli studi sull'apprendimento hanno portato nel passato a definire i requisiti necessari perché uno studente assimili efficacemente un concetto, e quale metodo debba essere seguito per trasmetterlo. In particolare Atkin e Karplus (1962) hanno definito una strategia in seguito chiamata ciclo di Karplus (vedi anche Karplus et al. 1976). Il ciclo si articola su tre fasi:
Per la fase 1 si è tenuto conto del fatto che l'apprendimento è tanto più efficace quanto maggiore è la possibilità per lo studente di sperimentare (Lockwood, 1995). Vi è una letteratura piuttosto ampia sulle attività di sperimentazione astronomica che si possono fare in classe e all'aperto, mentre molto poco esiste sulle possibilità di sperimentazione via rete. Si è dunque pensato di (a) raccogliere il maggior numero possibile di queste esperienze e (b) di tradurre le più adatte per un uso remoto. Viene comunque suggerito di effettuare realmente queste attività: il sito Web può dunque essere usato per verificare la correttezza delle osservazioni e per ottenere tutte le informazioni successive. In una classe la fase 2 si traduce nella discussione con l'insegnante dei risultati ottenuti dagli allievi. Vengono corretti gli errori di interpretazione e fornita la spiegazione dei risultati validi secondo il modello corrente. Il Planetario Virtuale fornisce una simulazione dei risultati che si dovrebbero ottenere, e porta poi alla spiegazione corretta dei fenomeni. Successivamente, le conoscenze acquisite vengono usate per iniziare un nuovo ciclo (fase 3). Per affrontare ogni nuovo ciclo sono richieste soltanto le conoscenze acquisite nei precedenti. 2. Eliminazione dei pregiudizi concettualiE' stato compilato un elenco dei pregiudizi più comuni, che può essere consultato se si desidera. Essi hanno fornito la base per creare una serie di test preliminari. Rispondendo ad un questionario con domande mirate vengono identificate anzitutto le idee errate. Per eliminare queste idee vengono proposte delle osservazioni o dei ragionamenti che portano ad una contraddizione con il restante quadro concettuale dell'allievo, in modo da costringerlo a rivederle in prima persona.3. Gerarchie di concettiLa trasmissione delle nuove conoscenze è stata articolata tenendo conto di studi che hanno stabilito alcune piramidi concettuali. La comprensione di un determinato concetto è possibile solo se sono stati acquisiti in precedenza concetti più elementari. Un esempio è mostrato in questa pagina. All'interno di queste progressioni di concetti, abbiamo individuato alcuni argomenti chiave da presentare:
SommarioQuanto detto sinora è facilmente riassumibile in questi punti, che illustrano lo schema del sito:
È importante che gli insegnanti seguano passo passo lo svolgimento dei test, intervenendo di volta in volta per correggere eventuali concetti sbagliati, per rafforzare alcune idee o per fornire ulteriori esempi e spunti di riflessione. Occorre tenere presente, infatti, che lo strumento informatico è solo un supporto didattico e non sostituisce l'insegnante, il cui ruolo resta centrale nello svolgimento delle lezioni. BibliografiaLast modified: Tue May 6 18:22:25 MET DST
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