Telescopi spaziali per raggi X


Diversi satelliti artificiali hanno finora effettuato osservazioni nella banda X. I loro particolari telescopi, detti a incidenza radente riflettono i raggi facendoli "scivolare" entro piccole cavità . L'europeo EXOSAT, lanciato nel 1983, ha studiato le stelle novae, e le stelle binarie di piccola massa che scambiano materia tra le loro componenti. In quest'ultimo caso si sono osservate esplosioni termonucleari che avvengono quando dalla compagna cade materia su una stella a neutroni.
 
 

A sinistra, immagine del satellite ROSAT (Roentgensatellit). Lanciato il 1 giugno 1990, esso ha compiuto una rassegna completa del cielo, individuando molte decine di migliaia di sorgenti di radiazione X. Il suo telescopio principale (tedesco, a incidenza radente) ha apertura di 84 cm e distanza focale di 240 cm. Il campo di "vista" è di 2 gradi e la risoluzione angolare è di 30 secondi d'arco. Il telescopio secondario, inglese, ha diametro di 52,5 cm e distanza focale di 57,6 cm. Ha grande campo e risoluzione di 2,3 primi d'arco.
A destra, l'immagine mostra come appare l'intero cielo "visto" dagli occhi elettronici di ROSAT quando aveva quasi completato la sua rassegna. Le coordinate sono galattiche. In alcune regioni ristrette si sono osservate fino a 70 sorgenti X puntiformi in un'estensione di un grado quadrato.


B,B&B-1995