Strumenti rivelatori e registratori.
Da molto tempo gli astronomi non osservano più accostando l'occhio
al telescopio perché hanno a disposizione strumenti di misura immensamente
più sensibili e precisi. Si tratta di rivelatori e registratori
elettronici che vengono posti al fuoco del telescopio e ivi operano come
dei "sensi" potenziati.
Con questi strumenti l'astronomo "vede" oggetti celesti estremamente
deboli ed esplora l'Universo a distanze di molti miliardi di anni-luce.
Egli può scrutare minutissimi dettagli dei corpi celesti vicini,
come i pianeti. Con gli attuali rivelatori si potrebbe scorgere nel buio
la luce di una candela lontana un miliardo di chilometri e percepire ancora
il tremolio della sua fiammella.
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