I telescopi per osservazioni solari
Una delle maggiori precauzioni da seguire, se si vuole osservare il
Sole con un telescopio, è di non porre l'occhio direttamente nell'oculare,
pena il danneggiamento della vista. Anticamente gli astronomi usavano porre
un foglio bianco nel piano focale dello strumento, in modo da poter osservare
senza pericolo l'immagine proiettata del disco solare. In questo modo vennero
compiute le prime osservazioni telescopiche del Sole e delle macchie solari
da Galileo, Scheiner, Cassini e molti altri.
Con l'evoluzione dei telescopi a specchio si svilupparono strumenti
come le torri solari, composte da un'eliostata, consistente in uno specchio
piano ruotante, in modo da seguire il moto apparente del Sole in cielo
e in grado di riflettere i raggi solari verso un secondo specchio fisso,
che concentra l'immagine del Sole negli strumenti di osservazione. Particolari
strumenti permettono l'osservazione dell'atmosfera, della cromosfera e
della corona solare. Tra le maggiori torri solari si ricorda quella del
telescopio McMath, sul Kitt Peak in Arizona, composto da un'eliostata da
200 cm di diametro e 90 m di lunghezza focale e da uno specchio fisso da
152 cm.
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