Strumenti per misure di coordinate
L'evoluzione degli antichi strumenti, muniti di mire ottiche, per misurare
le posizioni degli astri portò alla realizzazione di una strumentazione
che, tra il Seicento e l'Ottocento, fornì una enorme quantità
di dati all'astronomia, permettendole di dimostrare la realtà del
sistema eliocentrico e di fondare le basi della meccanica celeste. La comprensione
e la descrizione dell'accuratezza e dell'abilità con cui gli artigiani,
prima, realizzeranno le scale graduate dei grandi quadranti murali e le
fabbriche di strumenti, poi, costruiranno le parti meccaniche dei circoli
meridiani e dei teodoliti, rappresentano uno dei capitoli più interessanti
della storia della tecnologia, non solo astronomica.
Lo strumento principe per le misure di coordinate era il cerchio meridiano,
costituito da un cannocchiale poggiato su stabili pilastri ed in grado
di ruotare solo nella direzione dell'elevazione.
La misura delle coordinate veniva effettuata determinando l'istante
di passaggio della stella sul reticolo del cannocchiale e leggendone l'elevazione
sul grande cerchio graduato solidale con il cannocchiale.
Oggi la possibilità di utilizzare telescopi spaziali appositamente
realizzati, come Hipparcos, ha reso completamente sorpassato questo tipo
di strumenti.
|
|