Strumenti pre-telescopici
Come la stessa scienza, anche gli strumenti scientifici nascono da pratiche
di vita quotidiana. L'osservazione del Sole e degli astri serviva soprattutto
a misurare il trascorrere del tempo, per cui i primi strumenti usati per
questo scopo risalgono ad epoche remote. Così la balestriglia deriva
da un normale bastone da contadino o da viandante, a cui veniva accostata
una rozza traversa per misurare angoli o distanze, mentre i soldati usavano
le loro lance. Da questo primo strumento derivano, con svariate modifiche,
la maggior parte degli strumenti utilizzati fino all'invenzione del cannocchiale,
come il triquerto, il torqueto ed il quadrante. Quest'ultimo fu portato
al suo massimo sviluppo, nel Cinquecento, dall'astronomo danese Tycho Brahe.
L'osservazione con questo tipo di strumenti si effettuava traguardando
un astro attraverso le mire ottiche. Sul lembo del quadrante o sul bordo
dell'astrolabio si leggeva la distanza in gradi rispetto ad un altro oggetto
celeste o ad un riferimento fisso sull'orizzonte. Si potevano, così
, misurare le coordinate di un astro in cielo o la posizione di un oggetto
in terra.
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