Come abbiamo visto le stelle tendono a formarsi in gruppi. In molti
casi, se non sempre, le stelle si formano in ammassi. Si tratta di un fenomeno
legato alla fisica stessa della formazione stellare. Dal punto di vista
osservativo si osservano amassi di varia dimensione e morfologia, dai più
piccoli ammassi aperti o galattici con poche decine di membri ai maestosi
ammassi globulari, con milioni di stelle: il vero punto di congiunzione
fra gli ammassi stellari e le galassie.
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M7 è uno degli ammassi aperti più noti. L'ammasso è dominato da stelle brillanti blu che possono essere viste ad occhio nudo nella coda della costellazione dello Scorpione. M7 contiene circa 100 stelle in totale ed ha un'età di circa 200 milioni di anni. É grande grossomodo 25 anni luce ed è ad una distanza di circa 1000 anni luce (N. A. Sharp, REU Program, AURA, NOAO, NSF). |
L'enorme importanza degli ammassi stellari per gli studi di evoluzione
stellare è dovuto al fatto che essi mettono a disposizione un campione
di stelle con età, composizione chimica e distanza simili. Questo
permette di verificare i modelli con grande precisione statistica.
In tempi recenti si è anche intensamente sviluppata una notevole
attività osservativa in bande non ottiche come i raggi X. Questo
ha permesso lo studio di processi fisici fino su campioni di stelle fino
ad ora mai studiati.
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L'ammasso NGC 3603 è a circa 20000 anni luce dal Sole. Risiede nel braccio a spirale della Via Lattea della Carena. L'immagine è stata ottenuta con il satellite a raggi X Chandra (NASA). |