URANO

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Urano in un'immagine del Voyager 2. Il colore è dovuto al metano nella sua atmosfera. (Calvin J. Hamilton)

Urano, settimo pianeta del Sistema Solare, non era noto nei tempi antichi, ma è stato scoperto casualmente al telescopio da William Herschel, nel 1781. Fa parte anch'esso dei pianeti giganti e presenta diverse analogie con Giove, Saturno e Nettuno. Ha un'albedo pari a 0.51. Finora è stato visitato da una sonda soltanto, la Voyager 2, che lo ha avvicinato nel 1986.
Nella mitologia greca, Urano era il padre di Crono (il Saturno dei romani), dei Ciclopi e dei Titani.

La massa di Urano è pari a 87.000 miliardi di miliardi di tonnellate (8,7 1028 g), 14 volte e mezzo quella della Terra; la sua densità media è 1,29. Il diametro del pianeta è 51.118 Km.
Esso orbita attrono al Sole ad una distanza media di quasi 2.871 milioni di Km, cioè più di 19 U.A., compiendo una rivoluzione in 84,01 anni. La sua orbita ha un'eccentricità di 0,0461 ed è inclinata di soli 0,77 gradi sul piano dell'eclittica.

Immagine controluce di Urano, ripresa dal Voyager 2 nel 1986, da una distanza di un milione di Km. (NASA/JPL)

Urano ruota su se stesso in 17 ore e 14 minuti. La particolarità di questo pianeta è che il suo asse di rotazione giace quasi sul piano orbitale, formando con esso un angolo di soli 8 gradi. Questo fa sì che durante la rivoluzione di Urano attorno al Sole le stagioni si susseguano con accentuate differenze, in quanto il pianeta offre al Sole alternativamente un polo o l'equatore. Le regioni polari ricevono una quantità di radiazione maggiore di quelle equatoriali.
Nessun altro pianeta del Sistema Solare presenta questa caratteristica: essa potrebbe essere dovuta ad una collisione molto violenta con un altro corpo di grandi dimensioni, in epoche molto remote.

 

Struttura e atmosfera
 
 

Due immagini di Urano, a sinistra in colori naturali, a destra in falsi colori, del Voyager 2. L'immagine di destra mostra i dettagli della regione polare, più scura, circondata da regioni concentriche via via più chiare. Forse si tratta di diverse bande presenti nella sua atmosfera. (NASA/JPL)

Urano possiede un'atmosfera, composta per l'83% di idrogeno, per il 15% di elio e per il 2% di metano, con tracce di acetilene ed altri idrocarburi.
Anche qui sono presenti sistemi di nubi simili a quelle di Giove e Saturno, spinte da forti venti e confinate in bande orizzontali, tuttavia esse sono meno intense. I venti soffiano con velocità comprese tra 140 e 570 Km/h.
Il colore azzurro di questo pianeta gli deriva dal metano presente nell'alta atmosfera, che assorbe la luce rossa e riflette quella celeste. 

 

Anche Urano possiede un campo magnetico, ma rispetto a quello degli altri pianeti è molto particolare, infatti non è centrato sul nucleo del pianeta ed è inclinato di quasi 60 gradi rispetto al suo asse di rotazione. La sua origine è ignota: si pensava che fosse da attibuire ad uno strato liquido conduttore compreso tra un ipotetico nucleo roccioso e l'atmosfera. Tuttavia Urano, come Nettuno, non possiede lo strato di idrogeno liquido di Giove e Saturno; anche se la sua struttura interna è ancora per lo più ignota, sembra che sia differente da quella dei primi due pianeti giganti. Esso contiene comunque, quasi certamente, un nucleo roccioso.
 

Satelliti ed anelli
 
 

I satelliti e gli anelli di Urano in un'immagine del Telescopio Spaziale Hubble. (HST) 

Urano, come Giove e Saturno, è circondato da un sistema di anelli, sebbene molto tenue e meno esteso di quello di Saturno. Gli anelli di Urano sono 11. Essi sono poco luminosi, hanno infatti un'albedo pari solo a 0,03. Sono composti di grani di polvere abbastanza fini e di corpi più grossi, con dimensioni fino a 10 metri.

 
 
Due prospettive degli anelli di Urano in falsi colori. In alto, l'anello epsilon, il più luminoso. (NASA/JPL)

 
Due piccoli satelliti tra gli anelli di Urano, Cordelia (1986U7) e Ophelia (1986U8). Si può notare l'anello epsilon, più brillante degli altri. (NASA/JPL) 

 
Urano possiede almeno 15 satelliti finora conosciuti. Tranne i cinque più grandi, tutti gli altri sono stati scoperti solo recentemente dalla sonda Voyager 2. Probabilmente ne esistono altri, molto più piccoli, nella zona degli anelli.

Fotomontaggio del pianeta con i cinque satelliti maggiori: Ariel in primo piano, Umbriel in fondo a sinistra, Miranda subito a destra di Urano, Titania in alto a destra e Oberon in alto. (NASA/JPL)


 
 
 
 


 
 

ANIMAZIONI

Urano ed i suoi satelliti, MPEG, 1.7 Mb (NASA/JPL)
Campo magnetico di Urano, AVI, 5.7 Mb (NASA/JPL)

 

 
 
 
 
 
 
 


 


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