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Il transito del 1761 non era visibile in Europa; per osservarlo gli
scienziati, con il supporto dei rispettivi governi. organizzarono
quindi vere e proprie spedizioni scientifiche in varie parti del mondo.
In Francia l'Academie des Sciences, con il supporto finanziario del Re
Sole, affidò a Jean Baptiste le Gentil de la Galaisiere,
dell'Osservatorio di Parigi, l'incarico di recarsi a Pondicherry, in
India per l'osservazione dei transiti: il viaggio, così lungo,
avrebbe infatti permesso di osservare sia il transito del 1761 che
quello del 1769.
Lo scopo del viaggio restava la ricerca del valore più preciso
della distanza Terra-Sole; in realtà il resoconto dell'impresa,
pubblicato a Parigi tra il 1779 e il 1881 con il titolo di Vojage dans les mers de l'Inde fait par
ordre du Roy a l'occasion du passage de Venus sur le disque du Soleil
le 6 juin 1761 et le 3 du meme mois 1769, si rivela, sullo
sfondo delle guerre coloniali tra Francia ed Inghilterra, un
meraviglioso spaccato della civiltà, degli usi e costumi, della
flora e della fauna delle zone attraversate.
Il viaggio ebbe traversie di ogni genere e, per ironia della sorte, nel
resoconto della spedizione non appare una sola tavola del passaggio di
Venere: il 3 giugno 1761 Le Gentil osservò di Venere sul Sole a
bordo della nave, senza poter fare nessuna misura, dato che il rollio
dell'imbarcazione non permetteva una precisione sufficiente. Ancor
peggio, il 3 giugno 1769 il cielo sopra Pondicherry era nuvoloso

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