1765 |
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A
Girolamo Pallavicini, rettore del Collegio di Brera e amico
di Boscovich, succede Ignazio Venini, meno disposto a seguire
i progetti di ricerca di Boscovich presso il nuovo
Osservatorio. Da giugno Boscovich è a Viterbo per delle
cure; lì frequenta la casa del cardinale Federico Lante
Montefeltro Della Rovere. |
febbr. |
Sopralluogo sulla nuova grande cupola del Duomo di Milano, e
successive relazioni. |
fine giu. |
Accompagna Lalande fino a metà novembre nel suo viaggio in
Italia (Genova, Torino, Milano, Roma, Napoli, ancora Roma, Perugia, Firenze, Lucca, Padova e Venezia). |
1766 |
27 apr. |
A Milano
partecipa ai festeggiamenti per la promessa di matrimonio
tra Maria Beatrice d’Este e l’Arciduca Ferdinando d’Austria. |
fine ago. |
Boscovich
è a Bagni di Lucca, poi a Perugia (ottobre). |
1767 |
9 apr. |
A Torino,
fino al 27 aprile, fa visita a Giovanni Battista Beccaria. |
metà luglio |
Soggiorno
fino a metà agosto a Bagni di Masino. |
1769 |
luglio |
Le
condizioni della gamba di Boscovich paiono peggiorare
anziché migliorare. Chiede e ottiene di andare a Parigi per
consultare il celebre chirurgo Morand, consigliatogli da La Condamine. Mentre le cure di Morand non hanno successo, un
inaspettato sollievo gli viene da un chirurgo cui si rivolge
a Bruxelles. Rientra a Milano a Novembre |
nov. |
È
nominato professore di matematica alle Scuole Palatine di
Milano; allo stesso tempo, insegna astronomia presso
l’Osservatorio Astronomico di Brera con l’assistenza di
Francesco Puccinelli. Tuttavia, i suoi rapporti con i
colleghi di Brera, in particolare con il Padre Lagrange,
peggiorano. |
1771
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dicem. |
Le
notizie sui dissensi di Brera raggiungono il principe Kaunitz, il quale rimprovera all’Osservatorio scarsa
produttività (lettera del 26 dicembre 1771). Venuto a
conoscenza delle lamentele dal plenipotenziario Firmian,
Boscovich risponde con una lunga memoria a difesa del
proprio operato, datata 11 febbraio 1772. In essa ripercorre
anche la storia della fondazione dell’Osservatorio. |
1772 |
agosto |
È ospite
fino a settembre del Duca di Modena Francesco III d’Este
nella sontuosa Villa Foscarini a Strà, sul fiume Brenta.
Durante il soggiorno, viene a sapere che la direzione della
Specola di Brera gli è stata tolta, sebbene gli sia concesso
di continuare a insegnare ottica e astronomia. Nella sua
risposta, annuncia che non tornerà a Milano se non verrà
reintegrato in tutti i propri compiti. |
1773 |
agosto |
L’ordine
dei gesuiti viene soppresso. Gli amici francesi di Boscovich
lo invitano a lasciare l’Italia e a trasferirsi a Parigi,
dove gli viene offerta una pensione. Al suo arrivo, gli
viene offerto il posto, creato appositamente per lui, di
direttore dell’Ottica Navale della Marina Francese. |
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Si occupa
principalmente della teoria del telescopio acromatico.
Scrive una serie di lavori che vedranno poi luce nei cinque
tomi delle Opera pertinentia ad Opticam et Astronomiam
(Bassano 1785). Nel 1776, il Padre Lagrange lascia la
Specola di Brera |
1782 |
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Chiede al
Re Luigi xvi un
congedo biennale dalla Francia per recarsi in Italia, dove
intende pubblicare le sue opere di ottica e astronomia.
Lascia Parigi nel luglio del 1782. |
1783 |
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Fino a
marzo risiede a Pescia, malato e assistito da Puccinelli.
Ristabilitosi, visita Firenze, Bologna, Ferrara, Venezia, e
infine Bassano, dove segue la pubblicazione, presso lo
stampatore Remondini, delle opere di ottica e astronomia. |
1785 |
ottobre |
Grazie
all’interessamento del nuovo plenipotenziario, il conte
Johann Joseph von Wilczek, torna a Milano (l’anno successivo
otterrà un prolungamento del congedo dalla Francia). Risiede
vicino a Palazzo Brera, nella casa del Conte Trotti. |
1786 |
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Le sue
condizioni di salute peggiorano rapidamente, tanto da
richiedere un cambiamento d’aria. In settembre viene
trasferito all’ex Collegio dei gesuiti di Monza. Dopo poco
tempo i medici rilevano segni di disturbi nervosi e
psichici, e inviano un rapporto a Kaunitz: Boscovich soffre
di manie di persecuzione, ha il terrore di perdere la
propria reputazione e di essere povero. Rifiuta le cure e
tenta il suicidio. Con il proprio assistente e il servo
viene ospitato a casa del chirurgo Giuseppe Bossi, a Milano. |
1787 |
13
febbr. |
Dopo tre
mesi passati in uno stato di confusione mentale, segnati da
intensi dolori alle gambe e accessi di catarro, muore per un
ascesso polmonare. Viene sepolto nella chiesa di Santa Maria
Podone, a Milano. |