Radiointerferometri


Oltre che di antenne singole, i radioastronomi dispongono da qualche anno di ulteriori strumenti, potentissimi nel rivelare minuti dettagli di corpi celesti poco estesi. Sono i radiointerferometri, costituiti da molte antenne che osservano in contemporanea lo stesso oggetto in cielo. I segnali ricevuti dalle singole antenne, poste a una certa distanza tra loro, vengono registrati e moltiplicati istante per istante, per mezzo di potenti mezzi di calcolo.
 

A sinistra, immagine del VLA (Very Large Array) presso Socorro, nel New Mexico. E' costituito da 27 antenne uguali di 25 m di diametro. Ognuna di esse può essere spostata lungo un tracciato di binari, in modo che il complesso possa assumere diverse configurazioni. Singolarmente, le antenne puntano l'oggetto muovendosi in azimut e altezza, comandate da un calcolatore centrale. 
A destra vediamo le tracce osservate con il VLA (contorni chiari) dell'emissione radio che si sviluppa attorno alla galassia peculiare M87, altrimenti nota come radiosorgente Centaurus A.

Tale tecnica è stata inizialmente sviluppata in Inghilterra, dopo la seconda guerra mondiale, presso la Cambridge University. I grandi interferometri di questo tipo sono attualmente una decina nel mondo.


B,B&B-1995