Le tecniche della radioastronomia


La ricezione di onde radio di provenienza cosmica è ostacolata da diversi fattori quali le emissioni delle stazioni terrestri. Certe bande sono tuttavia riservate all'astronomia. Al posto dell'occhio, della camera fotografica o dei moderni recettori, i radiotelescopi usano recettori supereterodina, sui quali viene concentrata la radiazione raccolta dalle antenne. Essa viene confrontata con oscillatori tarati in laboratorio e quindi amplificata per essere registrata.
 
A sinistra, esempio di tracciato di segnale radio. Si tratta in particolare della scoperta della prima stella radio pulsante (pulsar), riconosciuta dalle lievi oscillazioni indicate dalla freccia. In passato si usavano registratori a penna.
A destra, immagine della sala controllo del radiotelescopio di Buenos Aires. Il radioastronomo non può direttamente vedere l'immagine inquadrata ed esegue l'osservazione dal quadro di controllo.

Apparati elettronici detti radiometri misurano la quantità di energia ricevuta, mentre gli spettrometri ne analizzano la composizione nelle diverse lunghezze d'onda.


B,B&B-1995