SATELLITI DI SATURNO

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Saturno possiede almeno 18 satelliti:
Atlas, Calypso, Dione, Enceladus, Epimetheus, Helene, Hyperion, Iapetus, Janus, Mimas, Pan, Pandora, Phoebe, Prometheus, Rhea, Telesto, Tethys e Titano.
 

Di questi, le coppie Mimas-Tethys, Enceladus-Dione e Titano-Hyperion interagiscono gravitazionalmente producendo risonanza tra i loro periodi orbitali: ovvero, i periodi stanno tra loro in rapporti di numeri interi.
Il periodo di rivoluzione di Mimas è metà di quello d Tethys, quello di Enceladus è metà di quello di Dione, quello di Titano è 3/4 di quello di Hyperion.

Il satellite Enceladus. Mosaico di immagini del Voyager 2 prese da una distanza di 120mila Km.La sua superficie assomiglia a quella del satellite gioviano Ganimede, con diversi crateri d'impatto e faglie. (NASA/JPL)

Immagine di Hyperion presa dal Voyager 2 nel 1981. (Calvin J. Hamilton)

Prometeo fotografato dal Voyager 2 nel 1981. (Calvin J. Hamilton)

Prometeo e Pandora vicino all'anello F di Saturno. (NASA/JPL)

Mimas, con il suo enorme cratere (Calvin J. Hamolton).

Dione ed i sistemi di faglie superficiali (Calvin J. Hamilton).


 

Titano

Titano è per dimensioni il secondo satellite del Sistema Solare, dopo Ganimede (satellite di Giove). Esso è addirittura più grande di pianeti come Mercurio e Plutone.
Titano ha sempre interessato gli astronomi, a causa delle sue condizioni chimico-fisiche. Infatti il satellite possiede un'atmosfera di tipo planetario, densa e ricca di azoto e di idrocarburi come metano ed etano; gli elementi ricchi di carbonio sono i costituenti degli amminoacidi necessari allo sviluppo della vita.
La temperatura superficiale di Titano è circa -178 gradi. Si pensa che vi sia dell'etano liquido, con del metano disciolto. La pressione alla superficie è di 1.60 atmosfere, prossima quindi a quella terrestre.
La sonda Voyager 1 ha esplorato il satellite nel 1980, ma non è riuscita a studiarne la superficie, nascosta da una fitta coltre di nubi. Nel 2004 la navicella Cassini, che è stata lanciata nel 1997, raggiungerà Saturno e libererà la sonda Huygens, destinata a discendere su Titano per raccogliere dati su questo satellite.
 
 

Titano ripreso dal Voyager nel 1980. Strati opachi di nubi impedivano l'osservazione della sua superficie. (Calvin J. Hamilton)

Quattro immagini di Titano. (Peter Smith, University of Arizona/NASA)

Immagine di Titano controluce. La sua atmosfera ricca di azoto e idrocarburi diffonde la luce solare anche verso la parte non illuminata del satellite. (NASA/JPL)
 

Satellite Distanza    Raggio  Massa   Scopritore  Data della 
          (x1000 km)    (km)   (kg)                scoperta 
---------  --------  ------  -------  ----------  ----------

Atlas           138      14     ?     Terrile      1980
Calypso         295      13     ?     Pascu        1980
Dione           377     560  1.05e21  Cassini      1684
Enceladus       238     260  8.40e19  Herschel     1789
Epimetheus      151      57  5.60e17  Walker       1980
Helene          377      16     ?     Laques       1980
Hyperion       1481     143  1.77e19  Bond         1848
Iapetus        3561     730  1.88e21  Cassini      1671
Janus           151      89  2.01e18  Dollfus      1966
Mimas           186     196  3.80e19  Herschel     1789
Pan             134      10     ?     Showalter    1990
Pandora         142      46  2.20e17  Collins      1980
Phoebe        12952     110  4.00e18  Pickering    1898
Prometheus      139      46  2.70e17  Collins      1980
Rhea            527     765  2.49e21  Cassini      1672
Telesto         295      15     ?     Reitsema     1980
Tethys          295     530  7.55e20  Cassini      1684
Titano         1222    2575  1.35e23  Huygens      1655

La configurazione dei satelliti di Saturno alle 15 del 30 gennaio 2001 (Stefano Covino).
 
 
 


 
 

ANIMAZIONI

Volo su Enceladus, AVI, 3.3 Mb (NASA)
Hyperion, Saturno ed il Sole, MPEG, 472 Kb (NASA)
Tethys, MPEG, 842 Kb (NASA)
Rotazione di Titano, MPEG, 116 Kb (Calvin J. Hamilton)

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 


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