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(A) Obiettivo (f=180 cm, D=11.7 cm)
(B) Obiettivo (f=162.4 cm, D=10.5 cm)
(C) Obiettivo (f=161 cm, D=8.1 cm)
(D) Obiettivo (f=112.6 cm, D=9.5 cm)
(E) Obiettivo (f=127.9 cm, D=9.6 cm)
(F) Obiettivo (f=282 cm, D=5.9 cm)
Pezzo | Dmax | Dmin | Dfil | Deff | Spess | FL |
A | 13.41 | 12.88 | 13.10 | 11.68 | 3.25 | 180 |
B | 12.12 | 11.33 | 11.68 | 10.52 | 3.51 | 162.4 |
C | 9.97 | 9.35 | 9.65 | 8.13 | 3.37 | 179.4 |
D | 11.28 | 10.59 | 11.02 | 9.52 | 3.30 | 112.6 |
E | 11.03 | 10.43 | 9.59 | 5.76 | 127.9 | |
F | 7.48 | 6.94 | 5.89 | 3.54 | 282 |
dove:
Dmax: diametro esterno massimo del barilotto dell'obiettivo (solitamente quello della ghiera frontale);
Dmin: diametro esterno massimo del barilotto dell'obiettivo (solitamente quello della parte posteriore che si inserisce nel tubo del telescopio);
Dfil: diametro esterno del filetto (quando presente);
Deff: diametro effettivo della lente (cioè diametro interno della ghiera che fissa la lente al barilotto);
Spess: spessore del barilotto;
FL: lunghezza focale (ricavata dalle annotazioni di Pietro Broglia riportate sulla carta che avvolge l'obiettivo).
Nella scatola degli obiettivi erano anche conservati alcuni fogli di appunti di mano di Pietro Broglia con un elenco di riferimenti bibliografici a pubblicazioni e materiale d'archivio che contengono citazioni delle misure e delle caratteristiche di strumenti ottici (vedi bibliografia).
Obiettivo (B). La lunghezza focale e il diametro suggeriscono che si tratti dell'obiettivo del circolo meridiano di Starke, collocato nel 1834 a Brera sulla torre che era stata il campanile della chiesa di Santa Maria in Brera, e distrutto in un bombardamento aereo durante la Seconda Guerra Mondiale; tuttavia all'inizio della guerra gli obiettivi di diversi strumenti erano stati trasportati a Merate, proprio in previsione di possibili danni per i bombardamenti. Nell'introduzione al catalogo stellare prodotto con il circolo di Starke negli anni 1860-72, Schiaparelli e Celoria riportano le misure approssimate della lente (l'obbiettivo è di 4 pollici, misura di Parigi, la distanza focale di 5 piedi) e aggiungono: Una esatta idea della sua costruzione si può avere consultando la descrizione e il disegno pubblicato da Santini del Circolo Meridiano della Specola di Padova, il quale è quasi perfettamente eguale al nostro. Nella pubblicazione citata, Santini riporta (pag. 13): Il cannocchiale acromatico ad obbiettivo duplicato [...] ha 48.5 linee (misura di Parigi) di apertura; la sua distanza focale è di pollici parigini 60.5. Il pollice parigino (pouce) equivale a 2.707 cm e la linea (ligne) ne è la dodicesima parte, cioè equivale a 2.256 mm. Quindi le misure indicate dal Santini equivalgono a 10.94 cm di apertura e 163.35 cm di focale, in buon accordo con i valori determinati per l'obiettivo (B).
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