Dite la verità: quante volte avete letto il vostro oroscopo?
Ci credete? Programmate la vostra giornata a seconda di quello che avete letto? Ormai tutti i giornali hanno la rubrica dell’oroscopo ...
E a fine anno comprate Astra? Oppure non ci fate caso, ma incontrate qualcuno che vi chiede: ma tu di che segno sei? Pesci?
"Ah, allora sei sensibile e timido, creativo e immaginifico, ma un po’ contorto ... Sai, i pesci sono un segno doppio ..."
La percentuale di persone che ci crede almeno un po’ è grandissima, oserei dire più del 50 per cento.
E come mai? Se lo chiedete ad uno che ci crede la risposta è ovvia: perchè il giorno di nascita determina sul serio il vostro carattere, e ci sono mille prove che questo è proprio vero.
Mille prove? E quali sarebbero?
Ma basta leggere qualsiasi profilo dei Pesci per avere la prova!
Come si sarà capito, io sono dei Pesci, sono un ateo convinto rispetto all’Oroscopo e non mi ci vedo per niente nel profilo dei Pesci doc.
O meglio: mi vedo in tutti i profili dell’Oroscopo!
Quando ero più giovane capitava spesso che, incontrando persone nuove, queste mi chiedessero: "ma tu che lavoro fai?"
E io rispondevo sincero: "faccio l’astronomo, o meglio, l’astrofisico. Ah, bellissimo, allora fai gli oroscopi! Beh no, non faccio gli oroscopi ... Fare l’astronomo è un’altra cosa ... Ma allora leggi le carte?"
Ad un certo punto, circa 25 anni fa, mi sono stancato.
E ho perfidamente preparato una contromossa.
Ho inventato un modo per leggere le carte. Non i tarocchi, ma proprio le carte normali, quelle da poker.
Ho tolto i jolly, sono rimasto con una mazzo da 52 carte, che mescolavo e facevo smazzare al malcapitato di turno.
Poi le disponevo a raggiera, 8 raggi con 6 carte ciascuno (6x8 fa 48 e le altre 4? Al centro della raggiera).
Poi candidamente dichiaravo: "adesso tenterò di turlupinarti. Vediamo se ci riesco ..."
E invitavo a fare una domanda, ad alta voce, e a indicare uno dei raggi.
Io prendevo le 6 carte e le giravo, e cominciavo a rispondere, secondo uno schema autocostruito: i cuori non erano solo l’amore, ma anche gli interessi in generale, le passioni; i fiori erano le difficoltà, l’impegno, i quadri erano non solo i "daneè", ma anche il lavoro o lo studio e le picche erano i guai, le introspezioni un po’ paralizzanti.
Ci credete? Alla terza domanda potevo capire già molto di chi mi stava davanti e le risposte cominciavano ad essere più pertinenti, anche se era la prima volta che vedevo quella persona.
Alla quinta domanda quella stessa persona aveva completamente dimenticato che la stavo prendendo in giro.
E le 4 carte al centro? Beh, quelle le scoprivo alla fine, dopo le 8 domande.
E corrispondevano alla parte intima, nucleare della persona.
Era tutto completamente inventato. Ma tutti, proprio tutti, ci cascavano, chi più che meno.
Cosa vuol dire che ci cascavano? Beh, gli scettici non rimanevano indifferenti.
E i meno scettici? Volevano rifarlo subito per avere altre 8 risposte!
È facile, credetemi, molto facile turlupinare il prossimo: ci si riesce anche se lo si è perfino dichiarato all’inizio.
Ci deve essere qualcosa di potente, di atavico, e anche di completamente sbagliato dentro di noi, per farci credere le cose più irrazionali e stupide.
È molto probabile che il tutto nasca dalla consapevolezza delle nostre miserie, e dal desiderio di avere un aiutino.
8000 anni fa, laggiù in Mesopotamia, tra il Tigri e l’Eufrate, si cominciava a studiare il cielo e ci si accorgeva di regolarità: non solo il Sole che sorge ogni mattina, ma la Luna con il suo ciclo di 29 giorni e mezzo, e gli altri pianeti visibili ad occhio nudo.
Allora il cielo si vedeva molto meglio di oggi ed era normale, abbacinati dalla sua mestosità, abbinare quei corpi celesti che si muovevano nel cielo agli Dei della loro religione.
Così era normale credere che gli astri intervenissero nelle vicende umane: erano Dei, dopo tutto!
E da allora sono cominciati non solo i miti, ma il nostro legame con gli astri.
Legame che ha superato le ere (quasi geologiche) che ci separano dall’invenzione dell’agricoltura e della scrittura e dalla nascita dei sacerdoti, dei guerrieri, dei capi.
Ma considerate questa cosa: ai tempi, quando gli "astri erranti" (planetes significa errante in greco) erano considerati degli Dei, era del tutto logico e immediato pensare che avessero influenza su di noi.
Ma adesso? Dopo il passaggio ad una religione monoteista? Dopo Galileo, Newton e Einstein?
Adesso sappiamo che noi sulla superficie della Terra sentiamo sì la forza gravitazionale attrattiva del Sole, ma quella della Terra è per noi 1500 volte più forte.
E per la Luna? 370 mila volte di più (se state pensando: e allora perchè le maree sono prodotte più dalla Luna che dal Sole? Sappiate che le maree sono prodotte dalla differenza di forza gravitazionale che sentono le parti opposte della Terra. E in questo caso la Luna vince sul Sole per 2.3 a 1). E scommettiamo che le forze gravitazionali esercitate dagli altri pianeti sono ancora più piccole? Beh, dai, è troppo facile vincere così ...
Non c’è nessuna possibilità che Sole, Luna e pianeti esercitino una qualche influenza gravitazionale su di noi: la gravità della Terra è molto molto ma molto più grande.
E quindi? Perchè continuiamo a pensare che l’oroscopo abbia senso?
Per gli antichi, pensare ai pianeti era lo stesso che pensare ai loro Dei, ed era perfettamente logico pensare che avessero una influenza su di loro.
Per noi no, a meno che non crediate che sia Giove a mandare i fulmini.
Sapete qual è il giro di soldi attorno ai maghi, astrologi, chiromanti, in Italia?
Secondo codacons (Coordinamento delle Associazioni per la difesa del’Ambiente e la Tutela dei Diritti di Utenti e Consumatori) nel 2017 erano 8 miliardi di euro all’anno, per il 95% in nero.
Addetti stimati: 155000. 13 milioni di clienti all’anno, in netta crescita (nel 2001 erano 10 milioni - vedi https://codacons.it/cartomanti-veggenti-giro-d-affari-8-miliardi).
Quindi, per favore, non credete a queste panzane.
Vi stanno turlupinando.
Non siete d’accordo, e niente vi convincerà a non chiedere consulto al vostro mago di fiducia?
Che vi posso dire, andateci, ma almeno fatevi fare la ricevuta fiscale.
Così almeno una frazione delle tasse aiuterà la ricerca e la sanità pubblica, che ne hanno tanto bisogno.
FAQ (Astrologia) - da CICAP - Esploriamo i misteri per raccontare la scienza