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Passa alla fase operativa il progetto CUBES (Cassegrain U-Band Efficient Spectrograph), un occhio ultravioletto per il telescopio VLT dell’ESO in Cile.

Il 15 febbraio 2022, il Presidente dell’INAF Marco Tavani e il Direttore Generale dell’ESO Xavier Barcons hanno firmato il Construction Agreement di CUBES, uno spettrografo innovativo per la banda ultravioletta da installare sul Very Large Telescope (VLT) presso l’osservatorio di Paranal dell’ESO, European Southern Observatory in Cile.

Il progetto CUBES è portato avanti da un consorzio di istituti di cinque paesi guidato dall’INAF insieme a Brasile, Germania, Gran Bretagna e Polonia.

"Si tratta della prima volta che uno strumento per il Very Large Telescope è progettato da un consorzio a guida italiana",
commenta Marco Tavani, Presidente INAF.

Questa tappa importante testimonia il ruolo di leadership della comunità astronomica italiana nel panorama scientifico internazionale.

Prototipo dello spettrografo CUBES realizzato dalla Fraunhofer IOF. Lo spettrografo sara' installato sul VLT. Crediti: Cubes.

Prototipo dello spettrografo CUBES realizzato dalla Fraunhofer IOF. Lo spettrografo sarà installato sul VLT. Crediti: Cubes.

 

INAF-OAB è fortemente coinvolto nel progetto.
Stefano Covino, che riveste il ruolo di deputy del Principal Investigator del progetto, è interessato principalmente all’astrofisica dei transienti - oggetti o fenomeni la cui durata si estende da secondi a giorni, settimane o anche diversi anni.
L’efficienza di CUBES nell’ultravioletto, unita alla flessibilità del VLT, permetterà di seguire con efficacia sorgenti che altrimenti sarebbero state da Terra quasi inosservabili.
"La banda ultravioletta è tradizionalmente di difficile osservazione da Terra a causa degli assorbimenti della nostra atmosfera", racconta Stefano Covino che poi prosegue, "ma a seconda della distanza, ovvero dello spostamento verso il rosso, della sorgente osservata permette di accedere ad informazioni altrimenti non ottenibili.
Per non parlare di sorgenti come le kilonove che si producono in seguito alla coalescenza di oggetti compatti con almeno una stella di neutroni e che sono potenti sorgenti di onde gravitazionali.
Questi oggetti per poche ore dopo la formazione possono essere molto brillanti proprio nella banda ultravioletta, permettendo osservazioni di altro potere diagnostico".
La combinazione VLT e CUBES avrà un’efficienza complessiva che la renderà competitiva anche quando il grande telescopio da 40m di diametro ELT entrerà in funzione.
Come commenta Matteo Genoni (System Engineer): "progettare uno strumento di elevata efficienza nella banda ultravioletta, dai 300 a 400 nm circa, richiede un intenso sforzo progettuale e di ottimizzazione delle varie componenti".

I quattro telescopi che compongono il VLT (Very Large Telescope) situati all'Osservatorio del paranal a Cerro Paranal deserto di Atacama in Cile. Il VLT fa parte dell'European Southern Observatory (ESO). Crediti: ESO.

I quattro telescopi che compongono il VLT (Very Large Telescope) situati all’Osservatorio del Paranal a Cerro Paranal deserto di Atacama in Cile. Il VLT fa parte dell’European Southern Observatory (ESO). Crediti: ESO.

 
 
 
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Nome Ruolo
Stefano Covino Deputy PI
Matteo Genoni System Engineer
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Crediti pagina web: S. Covino - M.R. Panzera