Scientific Seminars

Dal Sole alle lampade artificiali: l'efficacia dei raggi UV per il contenimento del Covid 19 contenuto nell'aerosol nell'ambito delle ricerche congiunte Inaf/Universita' di Milano

Andrea Bianco - Giovanni Pareschi - Alessio Zanutta
INAF - OABrera

2020-12-01    10:30    Brera - Sala virtuale -https://meet.google.com/imu-ibbn-cct

E’ ben noto che i raggi Ultravioletti, in particolare nella così detta banda “C”, cioè la regione spettrale tra 200 e 320 nm, siano un efficace mezzo germicida per microorganismi patogeni come batteri e virus. Lo sviluppo di sistemi di disinfezione basati su luce ultravioletta artificiale è iniziata già ai primi del ‘900 e si presenta come particolarmente adatta alla disinfezione difluidi (aria e acqua) e superfici. La luce ultravioletta agisce sulle molecole di DNA, RNA e delle proteine nel processo di assorbimento fotoelettrico da parte dei microorganismi, determinando rotture e modifiche dei legami chimici che inibiscono la riproduzione e proliferazione dei germi. Il potere di inattivazione dei germi da parte della luce ultravioletta dipende dai microorganismi irraggiati e dal mezzo in cui essi sono contenuti. Durante la pandemia COVID19, diverse strategie sono state programmate (e in parte anche attuate) che si basano sull’uso della luce UV nell’inattivazione del virus SARS-COV-2, specialmente quando è presente nell’aria trasportato per via areosol. Il virus SARS-COV-2 ha una configurazione a “single-strand” RNA con un genoma piuttosto grande ed è quindi particolarmente prono all’inattivazione tramite luce UV. Inaf, insieme all’Università di Milano e l’Istituto Tumori di Milano, ha quindi effettuato specifiche misure di inattivazione del virus usando una metodologia ad hoc a diverse lunghezze d’onda e con diverse dosi, somministrate a loro volta con flussi differenziati. I risultati ottenuti sono diventati molto importanti per valutare da un lato il potere germicida della radiazione del Sole all'aperto (e come questo possa moderare la pandemia a seconda della stagione) sia per potere progettare e calibrare in modo adeguato i sistemi di disinfezione con raggi UV dell’aria in ambienti chiusi con lampade artificiali. A questo proposito, sistemi di disinfezione dell'aria basati su illuminazione UV-C sono diffusi fin dagli anni ’50 e sono particolarmente adatti per affrontare i problemi di contaminazione dell’aria in ambienti chiusi da parte di Virus. Il loro uso ricopre quindi un grande rilievo per affrontare alcune problematiche relative alla pandemia COVID19. L’illuminazione UV può quindi essere utilizzata per disinfettare l’aria forzata entro condotti o entro unità di ricircolo. Il grado di efficacia di questi sistemi varia a seconda della portata e del livello di illuminazione somministrato. Le lampade UV possono essere collocate in diverse posizioni entro la canalizzazione o nell'unità di trattamento aria, eventualmente riadattando sistemi già esistenti. In questo seminario, dopo avere introdotto gli aspetti relativi alla inattivazione dei microraganismi per vai della radiazione UV-C, saranno riportati e discussi i risultati ottenuti su misure dirette di inattivazione UV su campioni di virus SARS-COV-2 e degli studi di apparati di inattivazione del virus in aerosol con raggi UV a cui Inaf ha contribuito.