Scientific Seminars

Seminario interdisciplinare: Biosicurezza e percezione pubblica delle biotecnologie

Gabriele Milanesi
Uni-Mi

2009-02-11    14:00    Brera - cupola fiore

La possibilita' di manipolare con relativa facilita' molecole di DNA, e quindi di modificare in modo permanente il corredo genetico di cellule e di interi organismi, ha aumentato in modo dirompente le potenzialita' applicative della biologia moderna in campo medico, farmaceutico, agricolo e industriale. Alcune di queste possibili applicazioni sollevano nell'opinione pubblica interrogativi inquietanti sulle implicazioni etiche, sanitarie e ambientali di certi interventi e di certi nuovi processi produttivi. Molti di questi dubbi derivano principalmente dalla mancanza di informazione corretta da parte dei mezzi di informazione: non e' facile, per un pubblico generico, districarsi nel groviglio di informazioni vaghe, annunci sensazionalistici, battaglie ideologiche e catastrofismi offerti quasi ogni giorno da stampa e televisione. Il rischio di questa cattiva informazione e' quello di indurre nella societa' atteggiamenti antiscientifici, spesso confusi con supposte battaglie per la difesa dell'ambiente e della "natura". Anche giuristi e legislatori non dispongono, in generale, delle conoscenze scientifiche necessarie per affrontare con competenza le implicazioni etiche e sociali della biologia moderna. Eppure non occorre essere biologi per capire le poche nozioni essenziali che permeterebbero valutazioni oggettive. Per molte delle questioni sollevate dalle moderne biotecnologie esistono dati sperimentali pubblicati, confermati e accettati dalla comunita' scientifica internazionale. Il rischio implicito per gli anni a venire, per una cultura ancora essenzialmente umanistica come la nostra, e' quello di un grave ritardo scientifico e tecnologico rispetto agli altri paesi industrializzati.