La fisica delle particelle elementari, nata con i primi esperimenti sui raggi
cosmici, sta rapidamente riscoprendo le proprie radici. Questo processo di
"ritorno alle origini" ha generato quella che oggi è nota come
"fisica astroparticellare".
I primi passi verso un aperto riconoscimento di tale nuova
disciplina, che unisce aspetti di astrofisica e di fisica delle particelle, sono
stati fatti attorno al 1967, quando Davis osservò per la prima volta i
neutrini
prodotti nel Sole, ed hanno poi avuto il loro formale coronamento nel 2002 con
l’attribuzione del Nobel a Raymond Davis, Jr. ed a Masatoshi Koshiba, per le
loro misure del flusso dei neutrini emessi nel corso di processi di fusione
nucleare nel Sole. Numerosi esperimenti sono stati effettuati successivamente,
con tecniche sempre più perfezionate, prese a prestito dalla fisica delle
particelle. L’osservazione, nel 1987, dei neutrini emessi
nell’esplosione di una
supernova, ha dato un nuovo impulso a questa nuova disciplina. Importanti
ricadute delle misure effettuate sui neutrini solari, nel campo della fisica
delle particelle, si sono avute con la scoperta delle &quo;oscillazioni&quo; dei
neutrini, un campo in cui numerosi gruppi Italiani hanno giocato un ruolo di
primo piano. La predizione di una possibile produzione di neutrini di
altissima
energia in numerosi processi astrofisici ha portato alla realizzazione di
rivelatori di grande volume, in fondo al mare o sotto i ghiacci
dell’antartide,
che mirano alla rivelazione di questi neutrini. Si passeranno in rassegna
alcuni
dei principali esperimenti effettuati con neutrini di origine extraterrestre, ed
altri attualmente in fase di costruzione. Verranno altresì descritte alcune
ricadute di tali misure nella fisica della particelle. Si discuteranno infine
alcuni progetti ora in fase di progettazione.
Tutti gli studenti sono invitati
Per Informazioni:
Prof. Lino Miramonti
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