Immagine Massimo Capaccioli CV Massimo Capaccioli
Massimo Capaccioli, maremmano, è ordinario di astronomia all’Università di Napoli Federico II, professore ad honorem all’Università di Mosca Lomonosov e membro del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. È stato presidente della Società Astronomica Italiana per un decennio. Le sue ricerche di astrofisica extragalattica e cosmologia osservativa sono testimoniate da oltre 400 articoli su riviste internazionali. Si è dedicato con passione alla divulgazione, alla didattica e al giornalismo anche televisivo. È autore di diversi libri. Ha diretto per 13 anni l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli, realizzando il maggiore telescopio del mondo per survey ottiche (VST), operativo all’Osservatorio dell'European Southern Observatory sul Cerro Paranal, Cile, dal 2011.
Immagine sistema solare Abstract conferenza - Strutture Cosmiche: dal sistema solare ai confini dell’Universo
L’universo è immenso, antichissimo e forse eterno, misterioso, violento, affascinante. La sua contemplazione, o il solo pensarlo, evocano in noi ancestrali paure, dubbi esistenziali e il bisogno del soprannaturale: un naufragar della mente a cavallo tra sgomento e speranza.
Eppure il cosmos, l’ordine universale, è la sintesi ultima di un pensiero fisico laico e matematico, libero dalle emozioni così squisitamente umane. Una contraddizione che racchiude in sé la tortuosa essenza della cosmologia, della "scienza del tutto" che nutre ed è nutrita da tutte l’altre scienze ma anche dal pensiero metafisico, dai valori etici e dal gusto per il bello, che noi pretendiamo debba appartenere anche alla natura.
La conversazione sarà un rapido viaggio dal Sistema Solare ai confini del mondo che ci porterà a conoscere queste diverse facce dell’universo. Insieme alle immagini del cielo ci accompagneranno alcune interpretazioni artistiche dell’animo umano e delle sue emozioni, in un confronto serrato tra scienza e bellezza. Visiteremo il cielo nelle profondità dello spazio e del tempo, coscienti come Kant che l’essere che scruta il cielo sopra sé contempla una legge morale dentro di sé.