Venti anni fa si avviava presso l’ospedale Mandic di Merate il primo osservatorio regionale sull’autismo in Italia sotto gli auspici della Regione, l’Associazione nazionale dei genitori, l’allora Azienda sanitaria locale e l’Università di Pavia (DGR VI 9163/1996).
Esperienza innovativa sotto l’aspetto culturale e scientifico, la si ricorda alla luce dell’evoluzione del concetto di neurodiversità. Diverse persone sono purtroppo scomparse, e altri si sono aggiunti via via.

In collaborazione con il Comune e l’Osservatorio Astronomico di Merate, l’intenzione è guardare avanti insieme, chiedendosi che ne è e sarà del "disturbo innato del contatto affettivo" decenni dopo il primo articolo descrittivo dell’autismo a esordio infantile.
A conclusione di un pomeriggio che si annuncia rilassato, si propone la proiezione di un film premiato al Sundance Festival che inizia argutamente a Manhattan e lietamente si conclude all’Osservatorio Astronomico di Monte Wilson vicino a Los Angeles in California.

L’ OAB e la diversità - Tra le finalità istituzionali dell’Osservatorio Astronomico vi è la promozione e comunicazione di programmi e progetti ad ampio spettro culturale e scientifico. Nel nostro programma divulgativo e didattico è ampiamente inserito un progetto specifico per persone di vario tipo, che è fruito ogni anno da un considerevole numero di utenti diversamente abili e non che si appoggiano alle strutture specifiche sul territorio. Alcune di queste persone hanno attenzione spiccata per il dettaglio e preferenza per attività scarsamente socializzanti. L’ideazione e realizzazione del programma dell’incontro segue la metodica specifica che fu dell’iniziativa che si intende commemorare: l’Osservatorio Autismo inaugurato a Merate nell’autunno 1996. Fu un’iniziativa precorritrice dei tempi e, vent’anni dopo, si vorrebbe considerare la tendenza che porta questo aspetto della realtà umana a essere non una disabilità, ma una diversità di percezione.