La collaborazione INAF GRAWITA (GRAvitational Wave Inaf TeAm) ha lo scopo di condurre campagne osservative di "follow-up" (ovvero di monitoraggio) nelle bande radio, ottico, vicino infrarosso, raggi X e gamma degli eventi segnalati dalla rete di rivelatori di onde gravitazionali (GW) al momento composta dai due Advanced - LIGO (USA) e Virgo (Italia) - e Kagra (Giappone). Il monitoraggio è fondamentale per identificare la posizione dell’oggetto celeste responsabile per l’emissione di onde gravitazionali e per studiarne l’evoluzione nel tempo. |
L’immagine rappresenta l’evento GW per cui è stata rilevata anche la radiazione elettromagnetica (ovvero la luce proveniente dalla controparte ottica) il 17 agosto 2017 e che è associato alla fusione di due stelle di neutroni (GW 170817, Abbott et al. 2017 Phys. Review). Una grande campagna mondiale di osservazione è stata intrapresa per monitorare e studiare la sorgente con il nostro team INAF in prima linea. |
Il nostro gruppo è stato pienamente attivo in occasione del più eccitante evento GW identificato fino ad ora per cui è stata rilevata anche la radiazione elettromagnetica associata all’esplosione avvenuta durante il fenomeno che ha generato l’onda gravitazionale: GW170817 (17 agosto 2017) causato dalla fusione di due stelle di neutroni e associato ad un breve e poco intenso lampo gamma (GRB), denominato GRB 170817A. Siamo stati in grado di assicurare una copertura continua con vari strumenti da Terra tra circa 12 ore a grossomodo 15,5 giorni dopo l’insorgere dell’evento GW/GRB. | |
I membri dell’INAF/Brera in GRAWITA sono: |
Strumentazione utilizzata dalla collaborazione GRAWITA Strumentazione utilizzata dalla collaborazione GRAWITA. Da sinistra in alto: VLT Survey Telescope - Rapid Eye Mount Telescope - Large Binocular Telescope - Telescopio Nazionale Galileo - Telescopi di Asiago - Telescopi di Campo Imperatore - Sardinia Radio Telescope - Neil Gehrels Swift Observatory. |
Per saperne di più sulla strumentazione - Pagine web in italiano | |
VLT Survey Telescope - Wikipedia Rapid Eye Mount Telescope - Wikipedia Large Binocular Telescope - Wikipedia Telescopio Nazionale Galileo - Wikipedia Sardinia Radio Telescope - Wikipedia Neil Gehrels Swift Observatory - Wikipedia Telescopi di Asiago - articolo su MediaInaf Telescopi di Campo Imperatore - articolo su MediaInaf |
|
Crediti pagina web: S. Covino - M.R. Panzera - Si ringraziano Paolo D’Avanzo e Andrea Melandri per aver letto e fatto commenti. |