La curiosità del mese
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Una nuova "eruzione" nella costellazione del Cigno
La curiosità del mese di luglio 2015 a cura di Tomaso Belloni
Nel 1989 il satellite giapponese per astronomia X Ginga (Galassia) ha scoperto una
nuova sorgente X molto brillante nella costellazione del Cigno.
Nuova significa che prima non era osservabile con gli strumenti a disposizione.
È stata chiamata GS2023+338 (combinazione della sigla del satellite Ginga e delle coordinate
celesti della sorgente).
Era subito apparsa come una sorgente dalle proprietà eccezionali:
brillantissima in raggi X e molto variabile.
Purtroppo ai tempi gli unici strumenti a disposizione nella banda X erano quelli di Ginga e ben poche osservazioni
in altre bande sono state fatte.
Da osservazioni con telescopi ottici (la sua stella
compagna è una stella variabile nota, V404 Cyg) sappiamo che si tratta di un
sistema binario contenente un buco nero di circa 14 volte la massa del sole.
Dopo un periodo di attività di alcuni mesi era tornata molto debole, ma sempre leggermente
attiva in raggi X, un po’ come un vulcano inattivo che ogni tanto manda qualche
rombo.
Con questi oggetti a volte basta aspettare.
In febbraio osservazioni con la rete di
radiotelescopi VLA negli Stati Uniti hanno mostrato un aumento di attività, per cui
ci si aspettava potesse arrivare un’altra "eruzione", anche se come nel caso dei
vulcani senza averne la certezza.
Il 17 giugno di quest’anno lo strumento giapponese
MAXI a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (si tratta di uno strumento non
manovrato dagli astronauti, semplicemente si trova in un modulo della stazione) ha
segnalato un forte aumento di radiazione X da GS 2023+338 e poco dopo sono
cominciati dei veri e propri fuochi d’artificio.
Molto presto è diventata brillantissima e ha cominciato a mostrare grande variabilità.
Tutti i satelliti per astronomia X e gamma attualmente funzionanti l’hanno osservata e la stanno
osservando, decine di radiotelescopi e telescopi ottici continuano intense campagne
osservative.
Non passa giorno che non appaia una comunicazione di nuove osservazioni
sul sito "Astronomer’s Telegram", il telegramma dell’Astronomo, il modo
tradizionale per gli astronomi per fare comunicazioni urgenti alla comunità.
Nei raggi X piu duri (ovvero a più alte energie) alcune oscillazioni hanno raggiunto per brevi periodi un flusso pari a 50 Crab, 50 volte quello della Nebulosa del Granchio, l’unità standard per indicare quanto è brillante un oggetto. Per dare un’idea di cosa significhi, una
sorgente che raggiunge un livello di 1 Crab è considerato un transiente molto
intenso.
Non siamo ancora allo stadio di interpretazione, al momento tutti osservano il pià
possibile per accumulare dati prima che la sorgente X sparisca ancora.
Quello che è straordinario oggi, oltre alla "accensione" di una sorgente così brillante e peculiare, è che decine di osservatori sulla terra e in orbita si coordinino per osservare.
Nei raggi X abbiamo il satellite italiano AGILE, i satelliti europei INTEGRAL e XMM-Newton, le
missioni NASA Chandra, NuSTAR, Swift e Fermi, lo strumento giapponese MAXI,
radiotelescopi e telescopi ottici di tutto il mondo (la costellazione del Cigno è
osservabile sia dall’emisfero nord che da quello sud) osservano il più possibile GS2023+338 (alias V404 Cyg).
L’astronomia di questo secolo sta diventando sempre più
multi-frequenza, dove solo osservando i fenomeni celesti con diversi strumenti dal radio ai raggi gamma si può arrivare a comprendere la fisica degli oggetti
astronomici.
Adesso si sta osservando, il tempo delle scoperte verrà tra poco e
sicuramente non lascerà delusi. Ne riparleremo qui.
Per saperne di più
V404 Cygni, il risveglio del mostro - su Youtube da MediaInaf 02/07/2015
Una sorgente X/gamma 50 volte più energetica - da MediaInaf 23/06/2015 by Pietro Ubertini
V404 Cygni - da Wikipedia
Il buco nero più attivo mai visto nella galassia - ANSA.it - Scienza & Tecnica - 23/06/2015