La curiosità del mese
Se ti piace POSTA questa curiosità (cut&paste): https://goo.gl/eYMn3F
Lei è in arresto! Qualsiasi cosa dica potrà essere usata contro di lei.....
La curiosità del mese di giugno 2010 a cura di Tomaso Belloni
Gli investigatori hanno fatto un buon lavoro. Sanno chi è il colpevole, sanno come
ha agito perfino nei dettagli.
C’è un unico problema: non possono provarlo, hanno
ancora bisogno di un elemento per poter procedere all’arresto.
In questo caso c’è una sola cosa da fare: aspettare che il sospetto faccia un passo falso.
Questo significa settimane o mesi di appostamenti, pedinamenti, intercettazioni. Un lavoro
lungo e noioso, che però alla fine da’ i suoi frutti.
Il sospetto commette il passo falso che tutti si aspettavano e fornisce alla polizia la prova mancante. Viene
arrestato.
Bella trama per un romanzo poliziesco, ma cosa ha a che fare con l’astronomia?
Come faccio a dimostrare di non avere qualcosa?
Se mi chiedono di dimostrare che ho un computer non ho problemi, basta che lo faccia vedere. Ma dimostrare che non ce
l’ho?
Bel problema filosofico, ma cosa ha a che fare con l’astronomia?
Un buco nero è un oggetto che non ha una superficie solida, non emette luce, non ha un campo magnetico.
È piccolo e pesante, ma anche una stella di neutroni
è piccola e un po’ meno pesante.
Abbiamo già visto come si fa a scovare un buco nero "pesandolo" (Come posso vedere un buco nero? - curiosità di ottobre 2008).
Ma se non posso pesarlo?
Quando un buco nero o una stella di neutroni si trova in un sistema binario con una
stella normale può strapparle materia.
Questa materia forma un disco, si muove a spirale verso il centro e alla fine raggiunge l’oggetto compatto [l’abbiamo già visto l’anno scorso - Come trovo un buco nero? - curiosità di febbraio 2009].
Qui c’è una ovvia differenza.
Una stella di neutroni possiede una superficie, quindi la materia si deposita sulla stella.
Nel caso di un buco nero, il gas ci cade dentro e sparisce alla vista (il buco è appunto nero).
La materia che si accumula sulla superficie della stella di neutroni è compressa ad
alta densità e temperatura dalla forza di gravità.
È possibile, sotto certe condizioni, che in questo strato di gas si raggiungano le condizioni per innescare
una reazione nucleare improvvisa.
Se succede, la superficie della stella di neutroni esplode e l’oggetto diventa molto brillante: è quello che si chiama "burst" termonucleare. Improvvisamente l’oggetto diventa molto più brillante in raggi X, fenomeno caratteristico che normalmente dura circa un minuto.
È evidente che quando osservo un fenomeno di questo tipo da una sorgente X, questa
non può essere un buco nero: sto vedendo una prova diretta che l’oggetto ha una
superficie. È una stella di neutroni.
E se non lo vedo? Non dimostro che non ha una superficie: l’assenza di evidenza non
si traduce in evidenza di assenza.
Venticinque anni fa sono stati osservati alcuni "burst" da una sorgente X brillante
nella costellazione del compasso, Circinus X-1.
La sorgente à molto strana e difficile da classificare.
I burst sarebbero una prova che il sistema contiene una stella di neutroni, ma sfortunatamente lo strumento di 25 anni fa non produceva immagini e osservava una regione di cielo piuttosto grande intorno alla sorgente:
era sempre possibile che il burst venisse da un’altra sorgente, dato che in quella
zona di cielo la densità stellare è molto alta.
Cosa si poteva fare? Aspettare e osservare il più possibile Circinus X-1.
Pedinarla. Intercettare la sua emissione X.
Lavoro lungo, 25 anni di appostamenti, di osservazioni.
Finalmente il lavoro ha dato i suoi frutti. Il satellite della NASA Rossi X-Ray
Timing Explorer (RXTE), in orbita da quindici anni, dopo avere osservato Circinus
X-1 piu di settecento volte, il 15 maggio di quest’anno ha visto un burst a cui
sono seguiti diversi altri.
Il satellite Swift, una missione NASA che vede una forte
participazione italiana, ha puntato Circinus X-1 e ha visto altri burst, confermando
che vengono proprio da li’.
Prova trovata, colpevole arrestato!
Era il numero uno nella lista dei criminali a
piede libero, venticinque anni di latitanza sono finiti quest’anno.
La lista è
ancora lunga, ma gli astronomi non demordono mai.
Per saperne di più
Sito ufficiale della missione NASA Rossi X-ray Timing Explorer (pagina in inglese)
Sito ufficiale della missione NASA Swift Gamma-Ray Burst (pagina in inglese)
Sito del nostro istituto della missione NASA Swift Gamma-Ray Burst (pagina in inglese)
Sito divulgativo del nostro istituto della missione NASA Swift Gamma-Ray Burst (pagina in italiano)
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