La curiosità del mese
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Specchio, specchio delle mie brame
La curiosità del mese di agosto 2009 a cura di Tomaso Belloni
Nella nostra esperienza, se c’è una cosa che viaggia diritta è la luce.
E spesso ci facciamo affidamento. La luce lampeggiante che vedo
dalla mia nave mi dice con precisione dove si trova il faro, i fanali
che vedo in strada mi segnalano la posizione delle altre auto.
In realtà, non è proprio vero.
Nel 1905, Albert Einstein con la sua
teoria della Relatività Generale ha dimostrato che anche la luce
viene deviata se passa vicino a un corpo.
Purtroppo, se provate a mettere un gatto fra voi e una lampadina, non riuscite a vedere
nessuna deviazione della luce. No, nemmeno sostituendo il gatto con un
alano, o un elefante (se ne avete uno in casa).
Questo perchè anche un elefante è troppo leggero per produrre una deviazione
significativa (però attenzione! La deviazione c’è).
Einstein lo sapeva bene e ha proposto un esperimento con un oggetto un po’ più
massiccio di un elefante: il sole.
La luce di una stella che appare vicino al bordo del sole subisce un
deviazione che possiamo misurare con un telescopio.
Dato che il sole è troppo luminoso, questa misura si può fare solo durante un’eclissi
totale.
Nel 1919, l’astronomo inglese Sir Arthur Eddington viaggiò
fino all’isola Príncipe al largo della costa occidentale dell’Africa
per misurare proprio questo effetto durante un’eclisse.
Questo viaggio, al tempo piuttosto pesante, diede i suoi frutti e portò alla
misurazione della deviazione della luce nella misura predetta da Einstein.
Va bene, direte, ma si tratta sempre di deviazioni minime (quella
misurata da Eddington era di 5 decimillesimi di grado, il diametro di
una monetina da un euro vista da 2.7 km di distanza).
Questo perchè il sole è grande e tutto sommato leggero.
Deviazioni molto più estreme sono state osservate: sono le lenti gravitazionali.
Addirittura si vedono diverse copie dello stesso oggetto, la cui luce
è deviata da una galassia o un ammasso di galassie posto fra esso e
noi (Fig. 1, Fig. 2 e Fig. 3).
Non solo la gravità può agire come lente, ma anche come specchio.
Immaginiamo di spostarci nelle vicinanze di un buco nero, un oggetto
molto massiccio e molto piccolo.
La luce che passa vicino a un buco
nero, per la forte attrazione gravitazionale, può non solo essere
deviata, ma può addirittura fare un giro intorno ad esso (o anche
più di uno) e tornare indietro.
Se veniamo illuminati da una sorgente
di luce (una stella?), la nostra immagine verrà "riflessa" dal buco
nero e potremo vederci, molto deformati, come di fronte a uno
specchio. Naturalmente, uno specchio con un buco nero in mezzo.
Per saperne di più
vai a wikipedia Lente Gravitazionale
vai a wikipedia Buco nero